Traditional art supply lab to create the “present”

pigment

 

 

washi

Makie: immagine spruzzata, si ottiene aspergendo parte del foglio (washi) con un velo di colla di origine animale e spruzzando polveri di diversi materiali, anche color oro o argento.

Sumizurie: stampa realizzata con il solo inchiostro nero (sumi)

Gofun: particolare pigmento bianco prezioso e delicato, che si ottiene con la cottura e la successiva polverizzazione dei gusci di ostrica.

Questi solo pochi termini delle decine di materiali e tecniche che caratterizzano la pittura giapponese e che trovano posto in uno straordinario negozio di belle arti appena aperto a Tokyo.

Ma Pigment, questo il nome del negozio, non è un semplice colorificio è piuttosto un luogo magico in cui si possono trovare oltre 4200 pigmenti, 200 diversi stiks di inchiostro, più di 50 differenti colle di origine animale oltre a tutti gli strumenti che possono servire all’artista (dal pennello di visone alla carta di riso). Ma non è tutto.

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Pigment si propone come luogo privilegiato in cui poter essere creativi, questo grazie agli ambienti progettati dall’architetto giapponese Kengo Kuma il quale propone un tipo di architettura che si innesta sulla tradizione classica attraverso la relazione e il rispetto dell’ambiente circostante.

Scopo di Pigment, fra gli altri, è quello di tramandare alle prossime generazioni tutto un mondo di materiali e tecniche tradizionali come se si trattasse di un museo, attraverso non solo il commercio di materiali preziosi e altrove introvabili, ma organizzando workshops  con artisti affermati, con la promessa di esporre il lavoro di giovani artisti come galleria d’arte.

Colla animale

Insomma più che un semplice negozio piuttosto un laboratorio di arte nel rispetto dei metodi e dei materiali tradizionali e un ritrovo per artisti e amanti della pittura giapponese.