Ognuno di noi butta dalla finestra ogni fine anno in modo metaforico o no qualcosa che non si vuole portare nell’anno nuovo in arrivo.
Questa volta ho volato via tutti gli orrendi messaggini di auguri o simili pervenutimi dalla rete nei dodici mesi precedenti. Per esempio nell’anno appena passato ho visto zucche di Hallowing trasformarsi in uomini che facevano sesso, befane provocanti che portavano i doni al posto della vecchia malata befana, auguri di fine anno fatti da un sedere di una bella donna che muovendosi trasformava una polverina rossa nella scritta happy new year. Infine più di un messaggio mi ha augurato “culo” per il prossimo anno e così via così senza fine. Mi direte forse sei in un giro sbagliato di amici, non lo credo, mia figlia ventenne mi ha spiegato: dice che noi, gente di mezza età, siamo impazziti per i social li usiamo in modo sconsiderato e volgare, tra loro non scherzano così.
Eppure ogni messaggio che apro e che leggo nel bel mezzo della giornata mi porta via un po’ del mio tempo, mi sprofonda in un umorismo triviale e ormai mi sono convinta che faccia male come gli zuccheri. Alza il diabete e, alla fine, dentro il circo della rete, mi sento che per magia sta rubando e intrappolando l’anima delle persone.