Non mi perdo mai il piccolo scritto che Gianfranco Ravasi mette sul domenicale del Sole 24 ore, in prima pagina. Un settimana fa diceva di essere passato attraverso le sale dei Musei Vaticani ed aver visto gruppi di studenti stanchi e indifferenti alle spiegazioni dei professori. Ravasi si è allora rifatto a Plutarco e ha riportato le sue parole: L’opera del maestro non deve consistere nel riempire un sacco ma nell’accendere una fiamma.
Accendere l’interesse: ma è davvero così facile? Io credo che per farlo il maestro debba conoscere molto bene la materia ed essere in grado di manipolarla e renderla viva. Un esempio in questi anni è stato Roberto Benigni, con le sue letture della Divina Commedia.
Accendere l’interesse è la cosa più difficile in questi tempi folli in cui si corre senza neppure sapere perché, in cui i giovani sono bersagliati da milioni di stimoli…
Mentre pensavo a queste cose, mia figlia che studia in una scuola internazionale è arrivata tutta baldanzosa e mi ha mostrato un video sul Rinascimento visto a scuola, questo video le è piaciuto molto e l’ha fatta divertire. Me l’ho ha mostrato con entusiasmo. A me, quando l’ho visto, si sono rizzati tutti i capelli in testa e ancora ora mi domando se è questo a cui andremo incontro nell’insegnamento, per attrarre l’attenzione dei nostri figli.
Beh se funziona perché no!?
Date voi un’occhiata.

notevole veramente, il video a volte si confonde invece di insegnare….
nella ricerca disperata di consenso
Infatti sembra proprio così come se cercassimo consenso e non sapessimo più trasmettere il nostro passato. Tutto diventa un fumetto forse per questo va molto la street art?
Bello il video non è. Utile ai fini del sapere, credo neppure. Però ha una possibile utilizzazione, senza pretese se lo si manda come “indice dei nomi” all’inizio della lezione potrebbe essere accattivante.
Naturalmente poi necessita una lezione vivace, competente, motivante.
Ma girerei la domanda a una ventina di studenti adolescenti, forse loro sanno carpire meglio di noi se un video così immette un pizzico di curoisità o si esaurisce in sè stesso.
hai proprio ragione bello non è ma quella musichetta alla fine mi è entrata nella testa
Grazie per questo “transito” così stimolante! Sono favorevole ad iniziative, anche come questa (che certo lascia sgomenti !), che fanno capire a piccoli e grandi che il mondo della cultura e dell’arte ci riunisce e ci concilia con la storia, con il presente e ci dà una visione verso quello che verrà. Forse è utopico sperare tanto dai ragazzi ma credo che possa essere davvero una consolazione in questi sono tempi così difficili per noi tutti ritrovarci nel tempo presente e nella storia.
che bel pensiero grazie Miranda, è vero i ragazzi sono una speranza e quel video con un ritmo gioioso alla fine di certo non farà male al Rinascimento
“Me lo ha mostrato”
Bello il video!