Le sale d’attesa per l’Europa è il titolo della mostra fotografica di Malika Gaudin Delrieu allestita presso la Galerie Focale di Nyon aperta fino all’11 marzo prossimo.
Le sale d’attesa sono, per la giovane artista francese, i luoghi in cui risiedono i rifugiati in attesa di ottenere il permesso di soggiorno nel paese in cui sono approdati. In due anni di lavoro la fotografa ha esplorato questa realtà a Malta, Ceuta e in Grecia.
La scelta fatta dalla fotografa non è quella di offrire una visione generale della vita di questi persone che richiedono asilo. La mostra, infatti, non è un reportage giornalistico, ma è piuttosto il tentativo di fermare l’atmosfera di sospensione e abbandono in cui vivono queste persone in transito.
Il viaggio iniziato per andare incontro alla libertà e a migliori condizioni di vita si è bloccato, si è arenato, costringendo queste persone a una sospesa immobilità che li rende prigionieri di un luogo senza speranza, senza nessun tipo di calore umano o accoglienza. Il filo spinato fotografato come un decoro verso il cielo, le sbarre, le reti e i muri sono gli arredi di quelle sale d’attesa. Sono anche i confini delle loro esistenze: separano da un mondo esterno che non vuole vedere questo fenomeno dell’immigrazione dai paesi in via di sviluppo, racchiudono un terreno fertile per la frustrazione, l’angoscia e tanta rabbia .
La galleria Focale è una piccola galleria e libreria specializzata in fotografia. Chi volesse visitarla sappia che ha anche una piccola libreria ben fornita
