Topolino… numero 3000

Topolino 3000Oggi esce in edicola il 3000esimo numero di Topolino, il settimanale dedicato ai bambini che da sempre riscuote un enorme successo soprattutto presso i “bambini vecchi” come me!

Una storia lunga quella del libretto con la costina gialla, iniziata nel formato odierno nel lontano 1949, che grazie a geniali scrittori di storyboards si è mischiata a quella del nostro paese. Il “giornaletto” che ognuno di noi ricorda è passato indenne attraverso la storia della nostra Italia non senza parodiarne i costumi culturali, ambientali e sociali. Sulla scia infatti di ciò che accadeva già negli Stati Uniti in cui nelle strisce Disneyane erano comprase le parodie soprattutto di film famosi (dal Mago di Oz al Prigioniero di Zenda), in Italia, all’inizio con Mondadori dal 1988 direttamente con la Disney Italia, ci si rivolse alle opere famose della letteratura, iniziando, neanche a dirlo, con la Divina commedia di cui apparve L’inferno di Topolino (numeri questi da collezione). Fu l’inizio di una lunghissima serie di parodie che si affiancavano a storie originali e che hanno accompagnato nel corso degli anni la crescita di generazioni di italiani, in cui gli eroi della Disney assumevano di volta in volta una nuova identità. L’elenco è lunghissimo Paperino don Chisciotte, Paperin di Tarascona, Paperino e il conte di Montecristo, Paperino e i tre moschettieri, Topolino corriere dello zar (Michele Strogoff) fino ad arrivare alle opere di Umberto Eco con Il nome della mimosa (Il nome della rosa) e il Pendolo di Ekol (Il pendolo di Foucault) e al più recente Commissario Topalbano, di cui Camilleri si è sentito fiero.

Ma non solo la letteratura è entrata nelle pagine di Topolino, anche famosi personaggi e situazioni particolari. Ricordiamo infatti un numero del 1988 in cui Paperino, “falsa vittima di tutte le ingiustizie, il conculcato, l’incompreso” (come lo definiva Buzzati), rappresentate perfetto dell’italianità più genuina, incontra addirittura Andreotti, divenuto nel fumetto l’Onorevole Papeotti, oppure quando Paperone, scaltro affarista senza scrupoli, riesce a vendere nonostante la crisi petrolifera degli anni ’70, il prezioso oro nero trasformato in fette di salame. Neanche i social network sono risparmiati Facebook diventa FaceDuck e computer e tablet sono entrati di prepotenza nelle storie a creare un mondo alternativo in cui alla fine il buono vince sempre e le migliori qualità vengono sempre premiate.

Insomma quasi un universo parallelo che ogni tanto ci fa pensare, ma che ci faccio io qui, meglio trasferirsi a Topolinia o Paperopoli… almeno ci si diverte!

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Autore: italianintransito

Storica per amore dei fatti, accanita lettrice per passione, scrittrice a tempo perso. Il blog è una finestra sul mondo, un modo per far sentire la propria voce da un luogo non lontano geograficamente, ma distante anni luce dal mio passato. Condivido ciò che scopro e ciò che so cercando di non perdere mai l'entusiasmo per quello che vedo.

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