Cin cin!

Gillo Dorfles per la cantina San Salvatoredi PaestumTanto l’ho cercata fino a quando non l’ho trovata… la notizia bomba intendo !

E passa sotto il nome di «resveratrolo», un fenolo non flavonoide (???) che si trova nella buccia dell’acino d’uva.

Ora, perché occuparmi di questo strano elemento proprio oggi, proprio in una giornata che qui si annuncia fredda e piovosa e triste?

Ma perché il resveratrolo mi fornisce l’alibi perfetto per gustarmi a pranzo e a cena senza eccessivi sensi di colpa un bel calice di vino rosso.

Questa sostanza, come molte altre, non solo, aiuta a difendere il corpo in modo naturale dall’aggressione di batteri e funghi, ma ha anche ulteriori proprietà.

La ricerca ha infatti stabilito che alla base del cosiddetto « paradosso francese », secondo cui a fronte di un’alimentazione ricca di grassi saturi la mortalità causata da problemi cardiovascolari in Francia è stranamente bassa, si trova proprio il resveratrolo contenuto nel vino di cui i francesi fanno (come noi altri italiani) largo consumo.

Poiché questa sostanza in natura serve a difendere la pianta dalle bizzarrie del tempo, si è studiato anche il suo potenziale come « anti aging » e anti ossidante scoprendone gli effetti benefici, mentre già sono assodate le alte proprietà antinfiammatorie.

Ma l’ultima scoperta in termini di prevenzione è quella fatta da ricercatori americani che considerano il resveratrolo un ottimo rimedio contro l’abbassamento dell’udito… o meglio dell’udito dei ratti, visto che finora la sostanza è stata sperimentata solo su di loro, ma noi altri, veri o finti sordi umani, rimaniamo in attesa di una buona notizia.

Quindi brindiamo senza paura alla primavera che sta arrivando !