Quest’anno si celebrano, a La Chaux de Fonds, in Svizzera, i 125 anni dalla nascita di Le Courbusier.
Le Courbusier (Le chaux-de Fonds, Svizzera 1887- Roquebrune-cap-Martin, Francia 1965) è stato architetto, urbanista ma anche artista e uomo di lettere: una delle figure che più ha influito sulla cultura e sul pensiero del XX secolo. È lui che ha rivoluzionato il modo di vivere e di concepire le abitazioni e la città. Credeva in un’architettura razionale, che seguisse i principi del “funzionalismo”. La casa viene da lui reinterpretata, facendola divenire uno strumento, una “machine à habiter”. L’ambiente interno è pensato e redistribuito secondo le funzioni dell’abitare moderno; le forme sono semplici, squadrate, “pure” con gli spazi interni che presentano una distribuzione aperta. Le Courbusier immagina e realizza nuove case per la città moderna. Come urbanista, ha lavorato a Parigi con un progetto (1931 Plan Voisin) che voleva coordinare i rapporti tra la rete viaria di comunicazione e i luoghi di lavoro e quelli di residenza, riducendo le distanze tra questi ultimi. Pensa di costruire in altezza, sostituendo le case singole con i palazzi (Immeubles-Villas). Nel 1914 mette a punto un progetto che si basa sull’’utilizzazione standardizzata degli elementi prefabbricati.
A Ginevra nel 1927 aveva presentato un proprio progetto, nell’ambito del concorso per il Palazzo delle Società delle Nazioni; ma non venne selezionato. Nella città però realizzerà comunque, nel 1931-32, l’immobile Clartè: un palazzo di otto piani, con 48 appartamenti.
Nel dopoguerra il suo linguaggio è meno rigido, si libera dalle sole forme geometriche pure e inserisce nei progetti forme antropomorfe, dove trapelano sfumature liriche ed emotive assieme a influenze surrealiste. Questo lavoro sfocia, negli anni Cinquanta, nella realizzazione della Cappella di Notre –Dame-du Haut, a Rochamp (1950-51). Una chiesa pensata in calcestruzzo armato, formata da un’unica navata di forma irregolare con ai lati 3 piccole cappelle indipendenti, che terminano in tre campanili di forma semicircolare. Il tetto sembra una vela appoggiata, non sostenuta dai muri della chiesa. Per le forme e per i giochi di luce creati dall’architettura all’interno della chiesa, vale assolutamente la pena visitarla (Rochamp è nella provincia di Belfort in Francia, all’incirca a 250 chilometri da Ginevra).
A chi, invece, volesse fare più gite dedicate a Le Courbusier, sempre in Svizzera segnaliamo la Maison de l’homme Pavillon d’Exposition ZHLC a Zurigo, edificato nel 1963 come casa di Madame Heidi Weber e diventato in seguito un museo d’arte e un luogo per seminari e convegni.
Quest’anno la città di Chaux de Fonds ha in programma una serie di manifestazioni per ricordare la sua figura. La città ospita una delle sue prime opere: La Maison Blanche, da lui realizzata per i suoi genitori e ora considerata monumento storico del Cantone di Neuchatel. Durante le manifestazioni sarà possibile visitarla, anche perché vi si terranno esposizioni, visite guidate, proiezioni sul grande architetto. Il Musée des Beaux arts dei Chaux de Fonds organizza per l’occasione una mostra dal titolo Le Courbusier et la Photographie (30 settembre-13 gennaio). Il 6 ottobre, giorno della nascita di Le Courbusier, saranno proiettate delle immagini e dei video sulle facciate dei palazzi della città. Per consultare il programma completo, cliccate www.lecourbusier2012.ch


