Addio anno Mille

Niente da fare è l’ora di voltare pagina. Vi ricordate che ansia era venuta a tutti noi allo scadere del millennio? Sembrava che il mondo dovesse cambiare da un giorno all’altro; invece il primo gennaio del 2000 ci sentivamo tutti esattamente gli stessi.

Ora, invece, sembra che i cambiamenti si siano messi in moto  e che il mondo stia indossando  i panni di una nuova era.  Così, mentre leggevo il Corriere della Sera di qualche giorno fa, ho provato a cercare tutte quelle notizie che mi dessero un’idea di qualcosa che non fosse più come la conoscevo io. In prima pagina ho visto una foto della Galleria, a Milano, dove una fila di ragazzi entrava a mangiarsi l’ultimo panino (gratuito) di Mac Donald’s, prima della chiusura definitiva di quel punto vendita, come fosse un luogo speciale.  A  pagina sedici c’era una buona notizia: Castro concede ai cubani la possibilità di viaggiare all’estero: è finita! Anche a loro, come a chiunque altro, basterà il passaporto per viaggiare all’estero!

Infine mi sono letta il bell’articolo dell’architetto, maestro, artista e designer  Alessandro Mendini, il quale  spiega come al giorno d’oggi non sia più tempo di “maestri”.  Per lui è finita un’era e non esiste più “l’alchimia tra maestro e allievo”. “Oggi – afferma  – gran parte del lavoro è affidato alla tecnologia che lo rende quindi riproducibile, reiterabile”. Mendini prova una certa malinconia per la perdita di questo speciale rapporto tra  maestro e allievo,  che definisce un misto di complicità e competizione.

Cosa ha rappresentato Cuba per il mondo, forse i nostri figli lo studieranno solo sui libri di testo; le ragioni profonde del perché  Mc Donald’s facesse tanta paura a noi europei, invece, rimarranno per loro incomprensibili. Infine penso che quando si affacceranno nel mondo del lavoro si renderanno conto che sempre di più conta riuscire a far parte di un gruppo. Che è importante trovarsi in un luogo paritario  in cui si possa dialogare con e affiancarsi a chi ha competenze diverse e magari di livello superiore. La stima e l’affetto dell’allievo per il maestro saranno davvero un’esperienza passata.

Siamo in una fase di rottamazione, per usare una parola tanto udita in questi tempi?  Non lo so,  certamente stiamo vivendo un momento nuovo, curioso e, perché no, stimolante per noi che, guardando  da dove siamo partiti, ci ritroviamo a volte spiazzati e lontani dal secolo appena passato.