Chiacchiere del Lunedì

chicchiere-del-lunedc3acSi è chiusa ieri la sesta edizione del Festival dei Matti a Venezia. Non stiamo scherzando… è una cosa serissima. Il tema che è stato scelto quest’anno era Politiche/Poetiche: «Le politiche, da sole, corteggiano le istituzioni e lo diventano, traducendosi in mera amministrazione dell’esistente. Le poetiche, da sole, annunciano mondi sospesi nel vuoto, confusi dal vuoto. Senza corpo e schiacciati dai corpi. Vorremmo politiche che prendano il largo dai dati di fatto, poetiche capaci di farsi mondo. Utopia della realtà… La sfida che lanciamo». L’auspicio e l’intenzione è «di restituire cittadinanza, parola, soggettività a chi continua ad esserne amputato perché dichiarato matto da qualche opinione prevalente».

Avremmo voluto esserci alla faccia di chi si proclama “normale”.

Intanto quelli “normali” hanno sbagliato le piazze dove dovevano tenere comizi, hanno dato la caccia al passaporto che raccoglie i bollini dei padiglioni dell’EXPO (ma non erano i pellegrini che si recavano a Compostella che mostravano con orgoglio la Credenziale?), morivano infilzati da un pesce spada, ottenevano gli arresti domiciliari perché “allergici alla prigione”.

Allora spiegatemi chi è quello “normale”?

Buona settimana!

Chiacchiere del lunedì

Delphine Boël, The Golden Rule blabla
Delphine Boël, The Golden Rule blabla

Oggi dedico queste righe a chi credeva che lo sport italico per eccellenza fosse il calcio. Beh! Ci siamo sbagliati per anni, anzi per decenni. Lo sport più amato dagli italiani infatti è diventato fare polemica.

La polemica impazza. Se solo ricercate il termine “polemica” su un qualsiasi motore di ricerca in pochi secondi vi appariranno sullo schermo dai 20 milioni di risultati in su!

La polemica scorre nelle nostre vene, non possiamo fare a meno di dire la nostra “polemicamente”. Abbracciamo le idee di chi fa polemica facendo polemica. Insomma siamo tutti campioni mondiali di polemica.

Solo nell’ultima settimana si è fatta polemica sul “botox”, tirando in ballo l’aspetto di diversi attori che ne hanno fatto uso (con risultati per altro terribili), naturalmente sull’EXPO, gli animalisti hanno fatto polemica sui fuochi di artificio, sono state acquistate da una famosa marca di orologi pagine e pagine di quotidiani per polemizzare su alcune frasi di esponenti del governo (ma si sa tutto quanto fa pubblicità)…

Quindi ora tocca a me inserirmi, usando un termine calcistico, a gamba tesa in una polemica che spero si arresti prima possibile perché potrebbe avere una deriva pericolosa. La polemica è scoppiata, ça va sans dire, fra diversi politici italiani che si sono azzuffati sulla mammografia. Non voglio entrare nel merito del problema, mi sembra, infatti, una cosa sciocca commentare frasi estrapolate dal contesto e farne armi politiche. Voglio solo sottolineare ciò che i meno informati potrebbero acquisire da questa vicenda.

Signore, tutte, la mammografia è una cosa seria, è una cosa importante, è vero è un esame antipatico è può essere fastidioso, ma non è assolutamente sovrastimato, è una cosa che ognuna di noi “deve” fare regolarmente. Magari il professore esimio è pagato per farne pubblicità dai produttori di macchine per la mammografia, ma credetemi è una pratica che può salvare la vita! E il fatto che io sia qui a tediarvi ne è la prova!

Buona settimana a tutti.