La neve è l’artista di tutti

I nostri occhi quest’anno si sono abituati ai paesaggi innevati. Sia chi vive in Italia sia chi vive in Svizzera, non ha certamente perso l’occasione di commentare il freddo o lo stupore di fronte ad incredibili   visoni offerte dalla neve e dal ghiaccio.

La neve copre, nasconde. Tutto ciò che siamo abituati a vedere scompare e si presenta sotto un’altra forma. La neve è un’artista moderna: ci presenta una visione diversa della realtà quotidiana e riesce a trasportarci in un’altra dimensione. La neve è compagna, o forse senza saperlo è  ispiratrice di Christo che per tutta la vita ha cercato di regalarci  la realtà sotto forme diverse  grazie ad enormi quantità di tessuto, con le quali ha impacchettato territori, un ponti, palazzi. Colossale fu, nel 1995,  il grande impacchettamento del Reichstag di Berlino.

La neve è l’artista di tutti e non sarà un caso che i bambini, che sono da sempre i più attenti e sensibili nel comprendere l’arte contemporanea, sono anche coloro che sprizzano maggiormente di gioia nel vederla cadere.

Vagando in cerca di visioni che riguardano la neve, mi sono imbattuta in un bellissimo quadro, che si trova al Museo d’Orsay a Parigi . E’ un grande quadro, largo più di quattro metri,  dello svizzero Cuno Amiet (1868-1961), intitolato: Paesaggio di neve, detto anche Grande inverno. La tela è, appunto, un grande paesaggio di neve con tutti i toni del bianco, che sovrastano l’immagine di una piccola figura scura dello sciatore.

Forse l’artista non è  molto conosciuto;  fu allievo di Hodler e amico di Giovanni Giacometti e Giovanni Segantini e dipinse la tela nel 1902.