Fra poche settimane arriverà Natale e come tutti ci stiamo preparando. Ovunque si sentono le famose canzoncine che ci accompagnano durante tutto il periodo dell’Avvento e che diventano il leitmotif di questo periodo dell’anno.
Oggi per cambiare vi offriamo l’opportunità di ascoltare qualcosa di diverso, non le solite carole di Natale, qualcosa che moltissimi non hanno mai ascoltato. Si tratta di un pezzo tratto da Ceremony of Carol, una raccolta di canti non natalizi, ma che celebrano il Natale, di Benjamin Britten, autore britannico contemporaneo, poco conosciuto in Italia.
Britten nacque nel Suffolk nel 1913 e morì ad Aldeburgh nel 1976, dopo una lunga carriera musicale che lo ha portato ad essere considerato ancora oggi una delle figure più prestigiose della musica inglese contemporanea.
Britten scrive l’opera Ceremony of Carols durante il viaggio di ritorno in nave dagli Stati Uniti, dove aveva riscosso un enorme successo, nel marzo del 1942. Il viaggio giudicato dal compositore stesso lungo e noioso è rallentato dalla presenza di U-boat e dura circa un mese. Britten avrebbe dovuto terminare un’opera che stava componendo, ma i funzionari doganali americani gli requisiscono il materiale temendo che si possa trattare di codici cifrati. Durante uno stop in Nuova Scozia, ad Halifax, Britten ha l’occasione di leggere un libro di poemi medievali che lo ispirarono per la creazione di una nuova opera. Nasce così Ceremony of Carols, oggetto quanto mai strano e originale. L’opera è composta da canti per coro di ragazzi, solisti e arpa, elaborati a partire dai canti gregoriani. Si tratta di un’opera pensata per accompagnare un corteo regale con un inno di introduzione e un inno di chiusura della cerimonia, in cui trovano posto alcuni dei poemi medievali che Britten aveva letto, da qui la difficoltà del testo.
Fanno parte dell’opera: la Procession Hodie Christmas, Wokum yole, There is no Rose, That yonge Child, Balulalow, As dew in Aprille, This litle Babe, Interlude (un pezzo per la sola arpa), In freezing winter night, Spring Carol, Deo Gracias, infine la Recession Hodie Christmas.
Ognuno di questi canti è un’opera d’arte da ascoltare e ri ascoltare per poterne cogliere tutte le sfumature. Ve ne diamo un assaggio, che mostra la maestria di questo compositore particolare e molto amato in patria. E sulle note di questo canto iniziamo ad augurarvi Buon Natale