Questo anno si ricorda il centenario della nascita di JOHN CAGE (Los Angeles 1912-New York 1992), il musicista, filosofo, artista che ha rivoluzionato la musica contemporanea di avanguardia.
L’orchestra da Camera di Ginevra (l’OCG) organizzerà, il 5 aprile prossimo, un concerto a l’Usine dal titolo Une nuit d’hommage à John Cage.
Per chi fosse interessato ma non lo conoscesse e non lo avesse mai ascoltato è bene ricordare alcuni aspetti della sua ricerca di avanguardia musicale.
È stato un artista che ha fatto della musica una campo di esplorazione. Per lui la musica è natura e non imitazione della natura. Egli fu molto a contatto con l’arte visiva, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, quando creava happening dove univa in piena libertà d’espressione l’arte visiva, la musica, il teatro e la danza, dando vita al movimento denominato Fluxus.
Ha sperimentato cose mai fatte prima come il “piano preparato” (anni ’40) preparava il piano per il concerto mettendo sulle corde delle lastre di metallo, o vari oggetti che ne avrebbero modificato il suono senza poter prevedere come e dunque senza poter controllare il risultato sonoro finale.
Ha esplorato nei suoi concerti il mondo dei rumori, provando a suonare percussioni di ogni tipo.
Da sempre interessato ad intrecciare rapporti con la danza dagli anni Trenta ha legato un lungo sodalizio con il coreografo Merce Cunningham al quale rimane legato per tutta la vita.
Era profondamente interessato alla cultura orientale, alla musica e alla e alla filosofia indiana. Lo Zen divenne la sua impostazione filosofica e con essa le sue meditazioni sul vuoto.
Potrebbe stupirvi un suo concerto, addirittura indignarvi ma non dimenticate che tutto il suo lavoro è stata la base di tante ricerche musicali nuove e lui rimarrà alla storia come una leggenda di anticonformismo libertà e intelligenza artistica.
Proprio ieri mentre leggevo sulla Stampa (26 marzo) di gruppi alternativi che si costruiscono da soli gli strumenti musicali e in modo particolare del musicista napoletano Maurizio Capone, percussionista fondatore dei Capone Bunght Banght, una banda che suona con strumenti creati con materiale di riciclo, non potevo non pensare alla scuola di John Cage a quanto gli dobbiamo nel campo della libertà espressiva.
