… peperoni imbottiti alla fermata della funicolare!

L’aria che respiriamo dentro le nostre case potrebbe essere tre volte più inquinata di quella all’esterno dei nostri appartamenti, lo dice uno studio universitario, e ciò sarebbe dovuto all’eccessivo utilizzo di deodoranti e detersivi. In cucina poi la situazione sarebbe esplosiva! Infatti i fornelli a gas rilascerebbero più monossido di carbonio di quanto se ne respirerebbe in una strada del centro!

Ahimé triste destino allora per chi è costretto a spadellare!

E allora? Bhe allora ci dobbiamo consolare cucinando qualcosa…

Uno dei profumi che mi ri-catapulta direttamente alla mia infanzia è quello del peperone arrosito sulla fiamma che viene spelato e poi condito con aglio e olio di oliva. Quando sento quel profumo ancora oggi, in qualunque parte del mondo mi trovi,  ho la sensazione di essere tornata a casa. E a proposito di peperoni la mia prozia diceva che una ragazza non era pronta a maritarsi se non imparava a cucinare nel miglior modo possibile i peperoni imbottiti (cioé ripieni di melanzane, alla napoletana). Già il peperone per sua natura non é facilmente digeribile, ma posso assicurarvi che cotto in questo modo è davvero un bomba (unico rimedio: dopo pranzo andare a zappare, se decidete per la cena vi garantiamo una notte insonne e incubi gratis!). Seppellitemi però sotto una montagna di deliziosi peperoni !

Ecco qua la ricetta

4 peperoni gialli e 4 rossi (anche l’occhio vuole la sua parte)

1 kg di melanzane (attenzione devono essere quelle violette lunghe di Napoli che hanno un sapore un po’ piccante)

4 pomodori San Marzano (sapore agrodolce e pochi semi… fondamentali)

50 g di capperi sotto sale (che dovrete lavare per benino prima di utilizzarli)

100 gr di acciughe salate

100 g. di olive nere di Gaeta (che non sono nere ma viola scuro e molto aromatiche)

2 spicchi di aglio

100 gr di pangrattato

prezzemolo

una presa di origano

Olio di oliva

Sale e pepe

Innanzitutto tagliate le melanzane a lamelle spesse cospargetele di sale e lasciatele a riposare una mezz’ora in modo da levare l’eventuale gusto amaro. Lavate i pomodori scottateli in acqua bollente, pelateli e tagliateli a dadini. Lavate i peperoni e tagliatene la calotta superiore ripulendoli all’interno dei filamenti e dei semi, verranno poi imbottiti col ripieno e messi in forno.

Lavate le melanzane e asciugatele per bene, tagliatele a cubetti e friggetele in olio di oliva; appena dorate, scolatele dall’olio e mettetele su una carta assorbente. Nell’olio di frittura (lo so che lo vorreste cambiare, ma è proprio quell’olio lì che dà un altro sapore !) aggiungete l’aglio finché non é biondo (poi levatelo) e il pangrattato finché non si rosola.  Aggiungete le olive snocciolate e tagliate, le acciughe sminuzzate, i capperi, i pomodori e gli odori vari e fate cuocere (quando sarà cotto ve ne accorgerete). A fine cottura ri-aggiungete i dadini di melanzana fate insaporire per qualche minuto e togliete dal fuoco. Lasciate intiepidire il tutto poi riempite i peperoni, disponeteli su una teglia ben oliata, mettete il cappuccetto su ognuno di essi e spolverizzateli di pangrattato, infornate poi il tutto a 180 gradi per 30 minuti. Non siate golosi, aspettate il giorno dopo a mangiarli, ma soprattutto non metteteli in frigorifero (si ammoscerebbero!).

Fateci sapere poi se siete sopravvissuti !

Melanzane alla parmigiana di nonna Anna

“Le melanzane al forno una vera festa: quelle meraviglie purpuree a forma di globo, paffute, allegre e generose come nababbi arabi ardenti dal desiderio di riempirci lo stomaco, così belle e mi veniva da piangere (…)” Così pensa Henry  davanti alla vecchia madre  abruzzese che vive a San Elmo in Colorado nel romanzo di Jhon Fante La confraternita dell’uva (Einaudi, ristampa del 2004, p.67).

Queste parole rievocano il profumo che ci portiamo dietro lasciando l’Italia. Il cibo, le nostre tradizioni culinarie sono sempre presenti  ci seguono come una scia che affiora in molte occasioni. Quel profumo  è senz’altro, per il mantenimento della nostra salute, la miglior aromaterapia.

E a proposito di sapori e profumi ecco la ricetta delle melanzane alla parmigiana delizia che Campania e Sicilia si litigano nella versione di nonna Anna, originaria di Salerno.

Prima di iniziare qualche breve curiosità sul nome, che, contrariamente a quanto può sembrare, non deriva da Parma, né dal formaggio Parmigiano che abbonda nella ricetta. Sembra infatti che esso possa piuttosto derivare dal termine siciliano parmiciana che designa le listarelle che compongono le persiane e che possono ricordare la sistemazione delle melanzane nella teglia, ma molto più probabilmente è figlio di un termine turco che significa melanzana (patlican storpiato in padmigian… del resto la parmigiana di melanzane non è cugina della mussaka?)

Ingredienti

4 melanzane (meglio quelle lunghe e sottili con la buccia scura), 3 uova, farina, 500 g di sugo di pomodoro leggero (un classico sughetto al basilico andrà benissimo), abbondante Parmigiano Reggiano grattugiato, una confezione di mozzarella per pizza, sale e pepe quanto basta, olio per friggere, basilico.

Innanzitutto è necessario far “sudare” le melanzane tagliandole a strisce spesse mezzo centimetro e ricoprendole con sale grosso. Dopo mezz’ora sciacquare le melanzane e strizzarle (questo procedimento serve a togliere il sapore amaro che possono avere). Passarle prima nella farina poi nell’uovo sbattuto con un pizzico di sale e pepe e poi ancora nella farina (un po’ complicato, ma fattibile) e friggerle in abbondante olio bollente.

Una volta fritte tutte le melanzane sistemarle a strati in una teglia nel seguente modo: in fondo uno strato di sughetto di pomodoro, primo strato di melanzane, sughetto di pomodoro, mozzarella tagliata a fettine sottili, abbondante spolverata di parmigianoe poi di nuovo da capo, sughetto-melanzane, mozzarella, Parmigiano Reggiano finché non esaurirete gli ingredienti.

20 minuti nel forno a 180°, finché la mozzarella si scioglie e il formaggio diventa dorato ed é fatta! Meglio servirla calda… ma il giorno dopo è ancora più buona!

Provate la stessa ricetta sostituendo le zucchine alle melanzane… vi si aprirà un mondo!

BUON APPETITO