Ieri sul tram a Ginevra due bambini di due o al massimo tre anni, un bambino e una bambina di due mamme diverse, stavano seduti vicini, tutti imbacuccati per il freddo con cappello e giubbotto, ognuno sul proprio carrozzino. La bambina più di una volta si è girata per studiare il compagno di viaggio alla sua altezza di seduta, lui invece era altrove con la testa, impassibile, teneva il ciuccio in bocca senza mostrare alcun interesse. Dopo poco lei, sentendosi al sicuro, si è occupata di altro e ha tirato fuori da dentro la manica un grande cioccolatino a forma di ombrellino; non lo ha aperto, ha cominciato a dondolarlo tra le mani come un trofeo. Arrivata alla fermata, la mamma ha fatto scendere il passeggino con la bimba e se ne è andata, ma guardo bene, e la bambina ancora una volta si gira per cercare lo sguardo del bambino. In quel breve tragitto la bambina ha pensato e fatto un sacco di cose, legata nel suo carretto come un fagotto; tutto il suo corpo e la sua testa erano in un movimento silenzioso.
Ho pensato c’è una vita parallela dei bambini, loro fanno esperienze continue portano avanti le loro scoperte e molto di quello che fanno resta celato agli occhi degli adulti. Lavoro come assistente di sostegno, per qualche ora, in una scuola, e oggi a un bambino di cinque anni, che non avevo mai visto, dopo un mio apprezzamento per il suo caldo cappello di lana, si è acceso l’interesse. Con grande foga ed entusiasmo si è messo a raccontarmi quanto fosse orgoglioso del suo copricapo: il cappello lo aveva fatto la mamma, di lana pesante uno per lui uno per suo fratello, peccato però mentre mi raccontava questo la maestra lo ha chiamato per rientrare in classe. Lui non si è ribellato mi ha detto tutto in un fiato ed è corso via. Ho pensato: che fatica, i bambini sono come ragnetti che filano una tela costruita giorno giorno, imparano da ciò che vedono e da ciò che sperimentano. Tutte le loro intuizioni, relazioni e sensazioni sono la trama di un opera bellissima, che noi adulti simili ad aspirapolveri provvediamo ogni volta a pulire e sterilizzare, convinti di far sempre la cosa giusta.
