Percepire il passato nel racconto di una storia

C’è un genere di libri che ogni tanto  leggo volentieri che hanno la qualità di portarti lontano nel passato e ti rivelano  un’era attraverso gli occhi di uno scrittore contemporaneo. In questi libri si legge sempre la verità storica unita all’invenzione letteraria,  sono libri di svago, divertono e a volte sono più illuminanti di un manuale.
Da questo genere di romanzi sono nati anche dei film, il più famoso ricorderete La ragazza con l’orecchino di perla tratto dal libro di Tracy Chevalier e incentrato sull’opera del pittore Johnnes  Vermeer.
Quest’estate  dunque ne ho letti tre di questi libri, due pubblicati dalla casa editrice Neri Pozza, l’ultimo edito da Angelo Colla ma scritto dall’editore Neri Pozza.
-Una ragazza da Tiffany di Susan Vreeland
-L’isola dei due mondi di Geraldine Brooks
-Tiziano di Neri Pozza
Tre libri ambientati in luoghi e tempi diversi, il primo ambientato a New York alla fine del XIX secolo ci svela il lavoro nell’atelier  della Tiffany Glass & Decorating Company  e ti immerge nella meravigliosa arte liberty. Mi sono piaciute tutte le descrizioni della lavorazione del vetro , durante il romanzo sembra di assistere alla nascita delle vetrate  opere composte da mille frammenti di vetro colorato.
L’isola dei due mondi invece della scrittrice australiana  Geraldine Brooks ci porta nell’America Settentrionale del 1660. La storia prende spunto   dalla storia vera del primo nativo americano laureatosi ad Harvard. Caleb il protagonista viene  dall’isola che oggi si chiama Martha’s Vineyard. Il romanzo mette a confronto tra l’arrivo della cultura cristiana  con  quella dei nativi dell’isola della tribù wopanaak. Oltre a questo è curioso e avvincente la storia dell’ateneo che nacque veramente nel 1636 con il nome di Università di Newtowne ben presto chiamata Harvard College.
Infine il romanzo forse più dotto e che segue in modo filologico la vita del pittore è l’ultimo libro  dedicato a Tiziano e scritto proprio da Neri Pozza. L’opera, da poco ristampata, venne pubblicata la prima volta nel 1976. Attraverso la vita di Tiziano si viene introdotti nella Venezia del tempo e con le opere di Tiziano e la sua vita ci si avvicina ai grandi mecenati del tempo come Carlo V, Filippo II, papa Paolo III Farnese.
Tre libri molto diversi tra loro,  con una sola cosa uguale: la fatica e le condizioni di vita difficili delle donne : Wilhelmina ad esempio dovrà sacrificare tutta la sua vita privata per poter lavorare nella fabbrica di Tiffany, Bethia  aspirerà tutta la vita a studiare ma le verrà precluso in quanto donna, e infine Cecilia, la moglie di Tiziano alla quale non è risparmiato tutta la vita sudore e fatica.

Donne fenomeni o niente?

O i figli o il lavoro questo è il titolo del nuovo libro di Chiara Valentini edito da Feltrinelli. Tratta della precarietà delle giovani italiane che lavorano e decidono di avere un figlio. La giornalista ha provato a confrontare la condizione delle donne italiane con quella donne di altri paesi europei come  Francia, Germania, Svezia.

Dalla sua analisi risulterebbe che, specialmente in questo momento di crisi dell’economia, la condizione della donna sembra tornata  a quella del XIX secolo, quando le ragazze erano costrette a nascondere la gravidanza per non perdere il posto di lavoro.

Se avete letto il romanzo di Susan Vreeland Una ragazza da tiffany, un romanzo storico ambientato  nella New York della fine del XIX secolo, vedrete che la protagonista, Clara Wolcott Driscoll, artefice delle più belle lavorazioni dei vetri della Tiffany Glass non può, per regola del laboratorio, prendere marito né tantomeno aspettare un figlio.

Ebbene il romanzo non è poi così lontano dal mondo italiano odierno. Come emerge dal lavoro della giornalista Valentini, sembra provato che ci siano datori di lavoro che, prima di assumere una donna, le facciano firmare la lettera di dimissioni, nel caso dovesse entrare in maternità. E’ come un guerra silenziosa, che si pratica contro le donne e che oggi, con la crisi, sembra addirittura acuirsi. Oltre a questo, il libro denuncia il numero troppo esiguo di asili nido. Un fenomeno allarmante, in particolare al sud (per fare un esempio, in tutta Messina ne risultano solo 3). Segnala anche un quadro normativo ancora carente nel disporre sostegni alla famiglia. La ministra Fornero ha appena promosso una norma per permettere agli uomini il congedo per paternità. Questa iniziativa è lodevole, ma è ancora ben poca cosa se si  pensa si risolve, in tutto, in 3 giorni di congedo. Come capite, non è gran cosa, anche perché si prevede una sperimentazione di tre anni prima di far confermare questa norma.

Ma è davvero necessario essere fenomeni per poter vivere una vita di soddisfazioni familiari e professionali? Mica tutte riusciamo ad essere come la frenetica e bellissima Jessica Parker nel film “Ma come fa a fare tutto”?