The Iron Lady: mi fa “pensare” doppio

Per me il film poteva essere intitolato: The two Iron Ladies. Infatti, appena uscita dal cinema, non riuscivo a pensare in un’unica direzione: ero affascinata dalla forza e dalla determinazione della donna Margaret Thatcher e, nello stesso tempo, sentivo ancora una volta la forza e la grande personalità dell’attrice  Meryl  Streep. Questa duplice sensazione mi ha accompagnato per un bel po’ dopo il film. E ora, che sono ben contenta che Meryl Streep abbia vinto il suo Oscar come miglior  interprete femminile, lascio da parte l’attrice per tornare al personaggio Thatcher. La forza e la durezza di questa donna hanno un qualcosa per me di familiare, spesso ho trovato la stessa caratteristica in tante persone della sua generazione. A lei posso inoltre attribuire una rara  intelligenza, che le ha permesso di arrivare ai posti di comando, dove le donne devono dimostrare, ancora una volta, il doppio delle loro capacità. Mi ha spiazzato la rappresentazione del doloroso e distaccato rapporto che la donna Thatcher ha con la figlia. L’incertezza di quest’ultima, infatti, stride con la voglia di vincere della madre e così, mentre l’una accetta ogni difficoltà come una nuova sfida, l’altra sembra non aver ancora trovato il suo spazio nella vita.

Il film non aiuta a comprendere il periodo storico in cui operò, da primo ministro, Margaret Thatcher. Vi sono vaghi accenni alle grandi battaglie sociali che agitarono l’Inghilterra di quegli anni, ma niente si dice del ruolo internazionale della signora come alfiere del cosiddetto neoliberismo (assieme a Ronald Reagan, che ne fu il massimo esponente politico). Solo menzioni di sfuggita alla caduta del muro di Berlino, agli incontri coi grandi di allora. Si percepisce il suo antieuropeismo, ma non si spiega nemmeno quello. Solo l’inutile guerra delle Falkland riceve ampia attenzione, ma anche qui solo per sottolineare che era davvero una dama di ferro.

Il film è godibilissimo, con una grandissima prova di Meryl Streep, che si dimostra di nuovo la grande regina del cinema del nostro tempo.