Quante mogli quanti mariti?

Chissà se è capitato anche a voi di giocare ad un vecchio gioco che si faceva in Toscana dal titolo Quante mogli quanti mariti?. Un gioco “bischero” come viene definito dai due autori del libro Si giocava a schioppapalle, Vittorio Innocenti e Tiziana Vivarelli (ed. Polistampa).

Bischero,  per noi vuol dire un po’ grullo e la parola, tutta toscana,  si associa alla famiglia fiorentina dei Bischeri, che durante la progettazione di Santa Maria del Fiore si rifiutarono di vendere al Comune , ad un prezzo molto buono, l’area su cui sorgevano le sue case per poi svenderle successivamente quando vennero bruciate da un incendio.

Il gioco, che appunto ho ritrovato in questo curioso libro di giochi e giocattoli della tradizione, si faceva in primavera nei prati, dove si raccoglievano dei fili d’erba particolari che avevano spighe sottili e si usavano per tirarle addosso ai compagni. Le spighe rimaste attaccate ai vestiti del portatore avrebbero rivelato il numero delle moglie e dei mariti (a secondo se era un bambino o una bambina) che sarebbero toccati da grandi.

Anche io ho sorriso quando ho ritrovato quel gioco nel libro e mi sono ricordata quante volte l’ho fatto e quanta attenzione mettevo al numero che usciva!