
Ecco una mostra da non perdere. Scaturisce da una bella idea: offrire al pubblico la possibilità di vedere, in parallelo, le opere di due grandi artisti del secolo scorso: Paul Klee e Fausto Melotti. Un percorso che è come un ponte tra le loro visioni “spirituali”.
Questo è quello che ci propone il Museo d’arte di Lugano con la mostra Klee-Melotti, visitabile da ora fino alla fine di giugno. Un’occasione unica per capire, mettere in relazione e percepire le sensibilità di questi due artisti; un tentativo (è stato detto) per instaurare un dialogo ideale tra il pittore svizzero tedesco e lo scultore italiano. La storia artistica di Paul Klee si dipana nella prima metà del XXI secolo, mentre quella di Fausto Melotti va oltre il 1945 fino ad arrivare agli anni Ottanta.

I due artisti sono diversi da tanti punti di vista, uno è pittore e l’altro scultore hanno due personalità uniche e originali e non è il caso di cercare se uno ha guardato l’altro, i due non si sono mai incontrati e non è lì il punto della mostra. Il loro colloquio nell’esposizione sarà da ricercare nella loro sensibilità. Entrambi hanno avuto la passione per la musica. Paul Klee era figlio di un musicista e di un cantante professionista da loro ricevette l’amore per la musica e così Melotti che fin da giovane la studia e lo forma.
Seguendo il linguaggio visivo della musica quando sarete davanti ai dipinti agli acquarelli e ai disegni di Klee oppure davanti ai disegni e alle sculture di Melotti scoprirete come questi due grandi artisti sono riusciti nell’arte a catturare l’aspetto poetico del reale. Ho ritrovato nel catalogo della bella mostra “le stanze dell’arte” che si tenne a Trento nel 2002 un brano scritto da Mercedes Garberi che parlando di Fausto Melotti scriveva: “La finissima musicalità di Melotti , l’estrema leggerezza e la fantasia delle sue opere , la precisione di una fantasia sottile , raffinata, inattesa (…) non possono non richiamare agli ideali di Kandinsky, Klee, Mirò, Calder. Anche a Melotti è stato concesso “il destino” di non distogliere mai l’orecchio interiore dalla bocca dell’anima” (Kandinsky)”.
Allora, se ci riuscite ad andarci ecco le date della mostra: ![]()
…e allora devo tornare!
appunto era quel che pensavo…
Attenta lo sai che all’improvviso piombo a casa tua … Grazie sempre articoli interessanti. K fiore
Se vieni ci andiamo di sicuro