
Su un articolo online di un giornale inglese (il Mail online dell’8 novembre scorso) è apparso un pezzo la cui traduzione richiama in modo inquietante il titolo italiano del primo giallo della serie Millennium di Stieg Larsson: Uomini che odiano le donne.
La traduzione del titolo è più o meno la seguente: Donne che amano i loro animali da compagnia… più dei loro mariti! Secondo un sondaggio anglosassone infatti una donna su 10 preferisce la compagnia e l’affetto della palla pelosa (gatto o cane che sia) a quella del coniuge.
Le parole che ricorrono più sovente nella spiegazione del perché si preferisce l’animale da compagnia al coniuge sono affetto, lealtà e fedeltà. Inoltre molte donne si aspettano dai loro compagni molto più di ciò che questi ultimi sono capaci di dare loro. Gli animali, poi, non avendo la parola, apparendo comprensivi non possono rispondere in modo sarcastico alle richieste delle signore e rappresentano dunque la categoria perfetta per tutte coloro che non vengono ascoltate…
Il 16% del campione intervistato si porta addirittura a letto il cucciolone e il 17% gli compra un regalo per Natale!
Forse è vero, come commenta il giornalista inglese, che questo stato di cose fotografa perfettamente il sentimento britannico di amore verso gli animali, ma conclude, quasi a volersene scusare, che tale amore è presente in molte altre culture e le società del mondo a prescindere dal background economico.
Certo preferire un animaletto sempre affettuoso, devoto e soprattutto muto al proprio marito può essere gratificante all’inizio, ma poi… sai che noia!
Non vi pare ci sia qualcosa di profondamente sbagliato nella percezione non solo del matrimonio (o della convivenza che sia), ma del modo in cui rapportarsi agli altri?