Ci sono mille modi per fare il turista, non si puo farne un unico ritratto del turista tipo: sarebbe limitante e ingiusto. Ma ne esiste una tipologia sempre più in voga, che associa l’idea della vacanza con l’immagine di un luogo in cui è possibile lasciarsi viziare e tutto è “ una miscela di relax e eccitazione”. E’ il turista delle “crociere extralusso di massa” quello che “definisce la settimana che sta per iniziare come un premio meritato”.
Certo, il pensiero di una vacanza crociera non è poi da buttare, direte voi, ma se leggete il libro di David Foster Wallace Una cosa divertente che non farò mai più, potreste cambiare idea.
Wallace lo scrisse nel 1995 dopo un’esperenza a bordo di una nave da crociera, nel mar dei Caraibi, durata una settimana. Lo scrittore era stato invitato, su compenso, per fare la crociera e poi scrivere dell’esperienza. Il libro si legge come un diario: vi si trova, riportato in modo maniacale, tutto. Per essere sicuro di non aver trascurato alcunché, l’autore lo ha corredato anche di molte note a pie’ di pagina, con molti commenti e annotazioni. Così vi Troverete, assieme alla descrizione della nave, i ritratti delle persone incontrate, considerazioni sul cibo e sullo staff di bordo, resoconti dei vari momenti di divertimento organizzato e anche un’attenzione quasi maniacale al bagno della propria cabina, in particolare alla ventola ad aereazione automatica la cui forza aereodinamica mortifica qualsiasi traccia di odore, anche il più offensivo”.
Tra le note che mi hanno più colpito ce n’è una dedicata al “Sorriso Professionale” di tutti coloro che lavorano sulla barca, sentite cosa scrive. “(…) questo sorriso che non ce la fa ad arrivare agli occhi e che non è altro che un tentativo calcolato di favorire gli interessi personali di chi sorride facendo finta che gli piaccia colui che riceve il sorriso. Perchè i datori di lavoro costringono i loro inferiori ad allenarsi nel sorriso Professionale? (…) Sono l’unica persona la mondo a essere convinta che la causa del numero crescente di fatti di cronaca in cui persone all’apparenza assolutamente normali cominciano a sparare ocn pistole automatiche nei centri commerciali , nelle agenzie di assicurazione , nelle cliniche private e nei McDonald’s dipende anche dal fatto che posti del genere sono ben noti vivai di propagazione del Sorriso Professsionale?” ( David Foster Walace Una cosa divertene che non farò mai più, 2012,p57).
Il libro vi divertirà anche per alcuni neologismi. Per esempio :” C’è qualcosa di inequivocabilmente capronesco in un turista americano all’interno di un gruppo” e poi dopo poco definisce “la caproscopofobia” come “il terrore patologico di essere condsiderato un caprone”.
Non credo che il libro abbia entusiasmato i proprietari della Celebrity Crociere che invitarono Wallace per scrivere il reportage.A me è definitivamente passata ogni voglia di tracorrere le vacanze imbarcata su una nave con altri 1374 turisti in cerca di comodità.
E infine, pensando all’ennesima sciagura che ha colpito due giorni fa centinaia di cinesi in crociera sul fiume Yangtze, mi chiedo se davvero non ci sia qualcosa di distorto in questo genere di svago.
…proprio come pensavo! viaggio, amo viaggiare ma l’idea di fare una crociera non mi ha mai allettato e ora che ci rifletto non sarà forse per la “caproscopofobia”??
Grazie per questo post, non andrò mai in crociera ma mi è venuta una gran voglia di leggere il libro di Wallace…
ciao Silvia il libro è davvero divertente e a tratti ossessivo.
Sulle crociere la penso come te
a presto