E’ stato pubblicato un’Atlante proprio adatto al tempo in cui viviamo: si chiama Atlante del pianeta positivo ed è una mappatura di tutte quelle iniziative economiche, sociali, educative, culturali, che danno speranza per un futuro migliore e che sono orientate a ottenere un impatto, appunto, positivo. Il libro, scritto da Isabelle Lefort e Alin Thuleau, mostra il lavoro di moltissime persone, tutte impegnate nel mondo che di ciò che oggi chiamiamo sostenibilità, ossia nello sforzo congiunto per lasciare alle prossime generazioni un pianeta e uno stile di vita decenti e non irrimediabilmente compromessi con pratiche scellerate e distruttive.
Le organizzazioni citate e i loro progetti si trovano un po’ dappertutto: in Africa, America, Asia-Oceania ed Europa.
Nel libro ho scoperto iniziative bellissime di cui non sapevo l’esistenza: a Toronto ad esempio ho scoperto il progetto “le radici dell’empatia” (Roots of Empathy), portato avanti dall’educatrice Mary Gordon che cerca di favorire l’accrescimento dell’empatia tra i giovani per sviluppare sentimenti di altruismo. Questa iniziativa, patrocinata dal Dali-Lama con l’organizzazione mondiale della Sanità, ha già incontrato più di 700.000 studenti. Il suo lavoro è un modello d’innovazione sociale che ha come obiettivo quello di ridurre l’aggressività e di rinforzare le competenze sociali, in modo tale da aiutare i bambini a crearsi una futura società pacifica, dove ognuno possa integrarsi e trovare il proprio posto.
Ma c’è di tutto in questo atlante. Ad esempio, nella sezione sulle energie rinnovabili, ho trovato la LAGI ( La Land art Generetor Initiative): una competizione internazionale, lanciata in Danimarca, che invita gli artisti ad immaginarsi delle installazioni d’arte capaci di unire arte ed energia pulita. Nell’edizione del 2014, tenutasi a Copenhagen, sono state presentate delle grandi vele, opera degli artisti spagnoli Miguel Angel Lopez e Julio Alejandro Romero, che catturavano il movimento del vento e poi lo trasformavano in elettricità. Potrei continuare con altre mille buone notizie dal mondo, ma vi invito a sfogliare da soli questo atlante per trovarvi l’iniziativa che – a vostro avviso – proprio mancava: nel farlo, vi tirerete su di morale.
Il libro si intitola L’Atlas de la Planète Positive, Isabelle Lefort-Alin Thuleau, LLL,2015.