«Chi voglio essere? Perché mi serve un nemico? A chi appartiene il mio mondo? Dove mi portano spiritualità e scienza? Che cosa voglio dall’arte: libertà o rivoluzione?»
Queste sono le cinque domande che verranno rivolte a tutti gli invitati al Salone del Libro di Torino 2018. I nomi fanno davvero gola. Non solo scrittori ma anche personaggi della cultura e dello spettacolo, pensatori, filosofi, premi Nobel e chi più ne ha più ne metta. Le parole dei curatori sono chiare «Quest’anno il Salone non durerà solo qualche giorno. Vogliamo portarlo dappertutto, in tutta Italia. Un laboratorio permanente per la diffusione delle idee, una forza vitale per la nostra società».
Tanti personaggi, tante idee e tante manifestazioni sono legate al Salone quest’anno, per renderlo una vera grande festa della cultura.
Una per tutte: la rievocazione del duecentesimo anniversario della creazione di Frankestein di Mary Shelley, per cui verrà ricreata sul Po la villa Deodati di Ginevra dove venne scritto il libro. Qui quattro scrittori torinesi dovranno, come ai tempi di Byron, scrivere romanzi gotici.
E non dimentichiamo che sempre quest’anno cade il cinquantenario del 68’, legato indissolubilmente alla primavera di protesta parigina. E infatti paese ospite del Salone sarà proprio la Francia.
Tutti al Lingotto dunque fra il 10 e il 14 maggio prossimo per quella che si annuncia una vera e propria festa!