Non c’è limite alle barriere culturali, alla radicalizzazione delle proprie tradizioni, all’istinto di indicare gli altri come diversi da noi e dunque come “sbagliati”. Se desiderate comprendere cosa tutto ciò possa significare nella vita di tutti i giorni, potete gettarvi nella lettura di un bel romanzo di Israel Joshua Singer (1893-1944), ambientato nella Berlino tra le due guerre,per ripercorrere la storia della famiglia Karnoswki.
Il romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1943, attraversa le vite di tre generazioni di questa famiglia polacca, ripresa nel suo peregrinare tra Varsavia e Berlino (sino alla fuga in America), negli anni più tristi della storia europea. Maledetti i luoghi comuni, verrebbe di dire leggendo questo libro: sono essi le sfumature insignificanti che portano lentamente alla disfatta umana conosciuta col nome di nazismo.
Un esempio ne è la scena in cui il celebre e bravissimo medico ebreo George Karnowski entra per la prima volta in casa della fidanzata tedesca, ove viene giudicato con timore e sospetto in ragione delle sue caratteristiche fisiche: “scuro di capelli con le folte ciglia e sopracciglia, i baffetti e soprattutto gli occhi grandi avevano introdotto una sfumatura tenebrosa nell’appartamento abitato sempre da gente chiara”.
Vi sorprenderete a leggere come gli avvenimenti legati alla vicenda di questa famiglia precipitano verso la guerra e come tutto per loro peggiora lentamente, avvolgendo i protagonisti in un una strana atmosfera di incredulità e sopportazione.
Bellissimo libro per le vacanze di Pasqua