Alta moda a Parigi

Catalogo della mostraSiete pazzi dell’alta moda? Fareste di tutto per indossare un “Balenciaga” e vi commuovete davanti a uno “Chanel”? A Parigi allora c’è la mostra che fa per voi! L’Hotel de Ville di Parigi infatti celebra la “Haute Couture” attraverso un’esposizione che dà la possibilità di ammirare modelli di eccezione. Con la collaborazione del Museo Galliera, il Museo della Moda della città di Parigi, e con il patrocinio della Swarovski, l’esposizione, che non poteva chiamarsi altro che «Paris Haute Couture», presenta modelli originali e spesso mai svelati delle maggiori “maisons de couture” parigine, accompagnati da disegni, fotografie, riviste d’epoca e documenti: Worth, Doucet, Poiret, Lanvin, Vionnet, Patou, Chanel, Molyneux, Rochas, Maggy Rouff, Jacques Heim, Nina Ricci, Schiaparelli, Jacques Fath, Balenciaga, Grès, Balmain, Carven, Christian Dior, Givenchy, Cardin, Yves Saint Laurent, Courrèges, Jean Paul Gaultier, Lacroix, Alaïa Elles, tutti sono rappresentati con almeno un modello.

Il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoë, nel messaggio di inaugurazione della Mostra, ha spiegato come la moda a Parigi faccia parte del patrimonio culturale e artistico della città. E qui infatti che all’inizio del ‘900 un gruppo di giovani stilisti per la prima volta sdogana la moda dallo stereotipo di “frivolezza di lusso” rendendola una vera e propria arte, fatta non solo di genio isolato, ma anche da una moltitudine di coloro che chiamati “petites mains” hanno contribuito con il loro paziente lavoro alla realizzazione di modelli che sono rimasti nell’immaginario collettivo, come icone di gusto e bellezza.

Ricamatori, creatori di accessori in piume e di ventagli, tintori, tessitori, calzolai, e tanti tanti altri artigiani hanno contribuito con le loro capacità, gusto, tecniche, innovazioni al successo dell’alta moda parigina.

C’è da restare senza parole davanti a tanta bellezza!

A Parigi dal 2 marzo al 6 luglio.

Camminare in un sogno…

il modello che ha reso famoso Louboutin, le cosiddette Pigalle

Chi avesse la fortuna di trovarsi a Londra in questo periodo, può scegliere di passare qualche ora visitando una singolare esposizione che fino al 9 di luglio sarà al Design Museum, al 28 di Shad Thames. Voglio parlarvene perché innanzituto il personaggio al quale é dedicato l’evento ha realizzato i sogni di molte donne e uomini in fatto di moda e in secondo luogo perché le sue opere di finissimo artigianato, che – nonostante la fama raggiunta – disegna e realizza personalmente proprio in Italia, a Parabiago, rappresentano, credo, una forma di arte “diversa”.

Sto parlando di Christian Louboutin, classe 1963, design e creatore di ciò che egli stesso stenta a definire semplicemente scarpe, il quale ha ideato un vero e proprio stile, divenuto oggetto di desiderio per tutte le donne e gli uomini del pianeta.

Figlio di un ebanista parigino, che lavorava con estrema finezza e delicatezza il legno, fin da giovanissimo è ossessionato dalle calzature delle ballerine di cabaret, che vede volteggiare sensuali su tacchi vertiginosi, spostando il centro di gravità, sollevando i fianchi e portando in avanti il petto, assumendo così una postura ondulante.

Incomincia così la sua carriera che lo porterà a capo di un’azienda diffusa in tutto il mondo con oltre 600 dipendenti che vende oltre 700.000 paia di calzature l’anno, nonostante i prezzi non proprio popolari.

Christian fin da giovanissimo si diletta nel disegnare altissimi trampoli e fa da assistente alle ballerine delle Folies Bergeres di giorno, mentre di notte gira i cabaret di rue Faobourg Montmartre in posizione privilegiata per osservare e comprendere come si portano, con grazia e leggerezza, i tacchi, mistero che moltissime di noi ancora non ha compreso…

Nel 1992 Christian ha la brillante idea di preparare una collezione interamente creata con la suola rosso fuoco. Ciò decreterà il suo successo planetario. La storia, nata attorno a questo vezzo, vuole che mentre Louboutin preparava un prototipo, per farlo meglio assomigliare al disegno che aveva in mente ne colorasse di rosso la suola con lo smalto per le unghie di una sua assistente. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, chiunque adocchi una suola rossa sotto una scarpa, immediatamente si chiede se si possa trattare di una Louboutin…

Dapprima disegna per le Maisons più famose, da Dior a Yves Saint Laurent, da Chanel a Sidonie Larizzi. Quando Roger Vivier  “il Piacasso della calzatura” lo chiama accanto a sé per organizzare la mostra retrospettiva della sua opera al Musée des Art Decoratifs di Parigi, la sua fama é decretata e la sua carriera prende il volo.

“Le Louboutin”, dopo vent’anni, sono già leggenda, sfoggiare una frivola suola rossa con tacco 12′ è il sogno di tante.

Personalmente guardo alle creazioni di Louboutin con rispetto e stupore, ma la cosa che mi è piaciuta di più del suo lavoro é scoprire che il laboratorio d’eccellenza della sua produzione si trova in Italia, dove l’arte di dare corpo ai disegni, anche a quelli più visionari degli artisti, è una capacità che ci portiamo nelle mani da sempre.