Dolce e piccante, confettura di peperoncini

foto (31)Nei paesi caldi nell’alimentazione si fa un grande uso di spezie, cosa che rende le pietanze particolarmente saporite e piccanti. La cosa mi ha sempre stupito, in effetti proprio in questi paesi non ci sarebbe alcun bisogno di cibi che aumentano la sudorazione, e la curiosità mi ha spinto a fare una breve ricerca per comprendere se si trattasse di una semplice questione di gusti o se la ragione fosse un po’ più complessa.

Secondo uno studio della Cornell University, pare, infatti, che l’usanza di utilizzare più spezie in cucina sia da spiegare in termini evoluzionistici. Mi spiego. In quei paesi dove le spezie sono regine i soggetti si sarebbero assuefatti ad esse perché nel tempo, i progenitori che ne facevano un uso abbondante, sono sopravvissuti meglio di chi non le utilizzava affatto. E il motivo di questa particolare resistenza risiede nella capacità delle spezie di difendere non solo il cibo, ma anche chi lo mangia dall’attacco di microorganismi infettivi e potenzialmente letali.

Le spezie più spesso utilizzate in questi paesi sono origano, aglio e cipolla che con le loro proprietà riescono a debellare la maggior parte dei batteri, seguiti da cumino, timo, cannella e dragoncello (che eliminano l’80 % degli insidiosi ospiti). Con il 75% per cento di successo sui microorganismi si piazzano il peperoncino e il pepe, infine con il 25% il succo di limone, zenzero, anice ecc.

Se tutto ciò è vero, come sembra, pensate quanto possono essere terribilmente mortali contro i microorganismi dannosi (e di conseguenza utili all’uomo) il masala o il curry, largamente utilizzati ad esempio in India, che non sono altro che un cocktail di diverse spezie!

Detto ciò, l’estate sta arrivando, il caldo incombe, il piccantino ci chiama!

E allora una ricetta per una inconsueta confettura (da qualche parte ho letto che il termine “marmellata” si può usare solo per la frutta!) di peperoncini piccanti che si potrà gustare con la ricotta o altri formaggi morbidi o semplicemente spalmandone un velo (solo un velo però!) sul pane o sui crakers.

800 g di peperoni rossi

200 g di peperoncini piccanti

500 g di zucchero

1/2 litro di vino (con il rosso più robusta e scura, con il bianco piu colorata e delicata… ma sempre “strong”)

un pizzico di sale

Procedete come se si trattasse di una marmellata di frutta. Tagliate a dadini gli ingredienti (con i guanti per carità!) uniteli in una casseruola e aspettate che cuociano per un’ora a fuoco dolce. Togliete dal fuoco e passate i peperoni al passaverdura (io in verità ho usato il frullatore ad immersione triturando anche le bucce, ma i puristi potrebbero obiettare!). Rimettete sul fuoco per un’altra mezz’ora. La consistenza deve essere quella delle marmellate di frutta. La dose serve a riempire 4 vasetti da 200 grammi. Chiudete sterilizzate in modo che i vasetti siano chiusi sotto vuoto ed è fatta. Che soddisfazione!

Grazie a Patrizia che ci ha fatto venire l’idea!

 

Le leggi fondamentali della stupidità umana…

allegro ma non troppoDurante l’ultima scappata in Italia, curiosando in libreria ho notato con piacere che era stato ripubblicato un libriccino breve ma preziosissimo, che avevo conosciuto ai tempi dell’università e che avevo gelosamente conservato. Il suo titolo è Allegro ma non troppo di Carlo M. Cipolla, classe 1922, pavese, professore emerito di storia economica, illustre medievista.
Il libro, così come è pubblicato in Italia, contiene due saggi: il primo è un’ilare parodia sulla storia economica medievale (ragione per cui avevo acquistato il volumetto) , il secondo una vera e propria sorpresa, un saggio arguto e intelligente sulla stupidità umana quanto mai utile in tempi come gli attuali!
Il saggio è stato scritto durante gli anni in cui Cipolla insegnava negli Stati Uniti con il titolo The Basic Laws of Human Stupidity (stampato per la prima volta fuori commercio nel 1976) e fu pubblicato in Italiano dal Mulino solo nel 1988.
Qui Cipolla formula ed enuncia le 5 fondamentali leggi sulla stupidità umana. Gli stupidi secondo l’autore formano una lobby potentissima, di gran lunga piú pericolosa di tutte le mafie e le organizzazioni criminali del mondo. 5 sono le leggi che regolano il mondo degli stupidi:
  1. Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.
  2. La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa.
  3. Una persona è stupida se causa un danno a un’altra persona o ad un gruppo di persone senza realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo un danno.
  4. Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide; dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, e in qualunque circostanza, trattare o associarsi con individui stupidi costituisce infallibilmente un costoso errore.
  5. La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista.
Elaborando ulteriormente la sua teoria Cipolla crea una serie di grafici in cui posiziona i vari tipi umani, grafici utili a detta dell’autore “a formulare precise valutazioni delle persone o gruppi in esame e pertanto ad adottare una linea d’azione razionale nei loro confronti”.
Mi sembra necessario a questo punto citare parole dello stesso autore che ahimé ben si integrano nell’attuale serie di eventi.
“Non è difficile comprendere come il potere politico o economico o burocratico accresca il potenziale nocivo di una persona stupida… Essenzialmente gli stupidi sono pericolosi e funesti perché le persone intelligenti trovano difficile immaginare e capire un comportamento stupido… una creatura stupida vi persevuiterà senza ragione, senza un piano preciso, nei tempi e nei luoghi più improbabili… di fronte ad un individuo stupido si è completamente alla sua mercè… lo stupido (inoltre) non sa di essere stupido, ció contribuisce a dare maggior forza, incidenza ed efficacia alla sua azione devastatrice”.
Un divertissement inteligente quello di Cipolla, da leggere e meditare!