Sorprese

orizzonti
Breve week end in Toscana. Ecco alcune delle cose viste e sentite, semplicemente passando per una città della provincia italiana:
La mia vicina di casa, ottantenne mi sente arrivare, esce di casa indignata e vuole commentare con me, che sono ignara della faccenda,  il terribile trattamento subito in Svizzera dal trio canoro Il Volo. I tre ragazzi , infatti sono stati accusati di aver devastato una camera di albergo. La fonte è un giornale ticinese, la notizia è poi risultata una bufala. Quei tre “bravi ragazzi – mi dice commossa come fosse stata la loro madre – non si meritavano una cattiveria del genere.
Vado in comune: tantissimi ragazzi africani in fila per ottenere la carta d’identità italiana; salgo le scale, vado all’uffcio dell’A.I.R.E. (il registro degli italiani residenti all’estero) e trovo  altrettanti italiani che richiedono dei documenti perchè ormai vivono fuori Italia.
Infine, cammino per il centro della città , una mamma esclama al suo bambino : “se non smetti di correre  chiamo la polizia perchè ti prenda e ti porti in prigione”.
La vita non finisce mai di sorprenderci, buon lunedì

Chiacchiere del lunedì

Delphine Boël, The Golden Rule blabla
Delphine Boël, The Golden Rule blabla

Mercoledì mi sono trovata in un piccolo bar nella mia città, Pistoia; la proprietaria, una signora dai capelli bianchi, mi ha detto di avere un cliente fisso che si reca ogni giorno al suo bar. Bussa con il becco alla porta, entra volando, prende un piccolo pezzo di brioche e, felice per la riuscita ghiottoneria, riparte. E’ un piccolo uccellino.

Ho provato simpatia quando i tre simpatici ragazzi del gruppo il Volo hanno vinto questo Sanremo: i loro occhi brillavano e sicuramente staranno ancora festeggiando la vittoria.

Ho sorriso anche quando l’ospite Will Smith ha intonato la canzone Volare, di Domenico Modugno, retaggio dei suoi ricordi d’infanzia, legati alla nonna americana.

Mentre rifletto che ormai sono mesi che Astrosamantha, la nostra astronuata familiare a tutta Italia, ci tiene legati al cielo con il suo diario di bordo. Con i suoi occhi ci fa sentire più vicini al mistero dell’Universo.

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Foto di Massimo Sestini

Infine non riesco a togliermi dalla mente l’immagine di quelle teste rivolte verso il cielo: centinaia di migranti dentro l’ennesimo barcone in fuga. È la foto di Massimo Sestini, colta dall’elicottero della Marina Militare nel canale di Sicilia. Vi si vedono tutte quelle persone appiccicate in uno spazio ridottissimo che guardano in su, verso il cielo, mentre sono in viaggio, in fuga da un mondo che non offre loro altra possibilità che il rischio di un viaggio spesso fatale.

Mi risuonano nelle orecchie le parole di una vecchia canzone di Renato Zero “quanta violenza sotto questo cielo…

E così penso che il cielo e l’atto di volare nel bene e nel male siano le cose che più mi hanno colpito in questa settimana appena trascorsa.