Infatti il Museo d’arte e Storia (MAH) di Ginevra fa parlare di sé in questi giorni. In primis per le posizioni discordanti tra gli amministratori, sulla necessità o meno di rinnovarlo ( c’è già un progetto in corso realizzato dell’atelier di Jean Nouvel) in secondo luogo per lo scalpore che ha fatto con la scoperta di un buco finanziario di 490.000 frachi per la sua gestione.
Il Museo è in crisi per le spese, tra quelle messe sotto accusa ci sarebbero le spese di sorveglianza. Il consigliere d’amministrazione che si occupa della cultura e dello sport a Ginevra ha preso delle deciosioni drastiche. Tra i primi provvedimenti adottati c’è una riduzione dell’orario (il museo infatti sarà aperto alle 11 e non più alle 10) e una riduzione del perimetro visitabile. Saranno infatti tenute chiuse le sale meno frequentate.
Con queste riduzioni si conta di risparmiare 130.000 franchi da qui alla fine dell’anno.
In quel museo ho le mie stanze preferite e spero proprio che non saranno quelle che verranno tolte dal percorso espositivo. Una è la sala dedicata ai ritratti dell’artista settecentesco Jean Etienne Liotard che dopo aver trascorso la sua educazione tra l’Italia e Parigi e poi Vienna ha finito la sua vita a Ginevra e
l’altra è quella del pittore, anche lui svizzero, Ferdinand Hodler. Hodler è stato un’ artista bernese installato a Ginevra dal 1872 ed è considerato uno dei maggiori artisti simbolisti dell Svizzera. Nel museo si possono ammirare una serie di paesaggi molto suggestivi.
Ancora molto altro c’è in questo grande museo della città che merita assolutamente una visita ( tra l’altro non costa niente entrare, il biglietto è gratuito per la collezione permanente).

