Stupido è chi lo stupido fa

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Vagavo tra gli scaffali della mia libreria e ho ritrovato un piccolo libro che qualche anno fa suscitò interesse e molta curiosità. Scritto da Polo Legrenzi si intitolava Non occorre essere stupidi per fare sciocchezze.9788815137746_0_200_0_0

Persone intelligenti fanno cose stupide. La sciocchezza non è legata all’intelligenza  ma nasce  dall’incapacità di “cogliere le relazioni con gli altri e capire quello che gli altri si aspettano da noi”.

Nel libro si analizza lo scandalo Clinton-Lewinsky, certamente Clinton non era uno stupido, aveva un elevato quoziente d’intelligenza, era all’apice del successo. Come è potuto accadere? “non aveva valutato correttamente il rischio a cui si andava esponendo” . 

Alla base della stupidata in questione c’era la sua eccessiva sicurezza di poter fare ciò che voleva e di uscirne pulito come in passato avevano già fatto molti altri presidenti. Clinton secondo però non aveva previsto che ormai i tempi erano cambiati.

Si commettono sciocchezze, dunque, quando non siamo consapevoli del momento storico cui stiamo vivendo. “A questo fattore temporale si aggiunge un errata percezione del rischio  e la conseguente certezza , o speranza di cavarsela , anche se le cose andassero storte”.

Il libro è del 2008 e dieci anni dopo penso ai tanti casi di persone che si sono danneggiate per essersi lasciati andare sperando di cavarsela.

C’è una discordanza tra il bisogno di soddisfare subito ciò che si vuole fare e la valutazione dei nostri interessi a lungo termine . E’ la tentazione che ci fa fare delle sciocchezze e l’uomo per quanto intelligente sembra “costruito” per compiere un sacco di sciocchezze.    Alla fine del piccolo saggio però Paolo è ottimista e indica due strategie preventive alle nostre avventatezze: non trascurare le situazioni che potrebbero farci cadere in tentazione, e prevenire la tentazione”.

Sarà mai possibile uscirne? oppure le circostanze ci continueranno a portare verso cadute  da cui poi dovremo sempre e con fatica rialzarci?