Chiacchiere del lunedi

Le origini della festa di Halloween per gli anglosassoni si perdono nella notte dei tempi quando i popoli Celti festeggiavano la fine della stagione calda e l’inizio del nuovo anno. La notte fra il 31 di ottobre e il 1° di novembre era tradizionalmente anche il momento in cui  le anime dei morti tornavano sulla terra, con streghe, demoni e fantasmi. I Celti allora lasciavano in omaggio a queste anime cibo e bevande sulla tavola in modo che esse non tirassero loro dei brutti scherzi durante l’anno. Il passaggio dalla tradizione celtica a quella cristiana si attesta intorno all’ VIII secolo grazie all’opera di alcuni vescovi Franchi che ravvisarono in questa festività pagana una stretta connessione con la festa di Ognissanti che si festeggia il 1° novembre e la commemorazione dei defunti del 2 novembre. La patina di occultismo di cui è stata rivestita la festa di Halloween appartiene invece all’epoca moderna.

Le discussioni di questa settimana su Halloween no, Halloween sì  mi hanno lasciato interdetta. Forse perché per molti anni ho avuto una vicina di casa americana che mi ha fatto scoprire il senso di questa festa, non riesco a vederci niente di male.

Ecco, infatti vorrei riuscire proprio a capirla! Per me è una forzatura, una tradizione che non mi sembra ci appartenga…

In un mondo come il nostro dove tutto si va mescolando cibi, modi di pensare e di essere si deve trovare un compromesso fra il riuscire a mantenere vive le nostre tradizioni ma senza avere timore di quelle diverse. Ben rimanga viva la  festa dei morti e dei santi, ma che male c’è se si trascorre  una giornata ad incidere zucche e raccontarci storie di paura?

In epoca di globalizzazione è assolutamente corretto dare spazio alle contaminazioni… ma io mi ci ritrovo stretta!

A dire la verità, anch’io vestita da strega o da scheletro in giro per Ginevra la notte di Halloween proprio non mi ci vedo ma quando i bambini mi suonano il campanello, mi diverto un sacco a far loro un po’ paura e poi a regalare le  caramelle e cioccolatini.