Chiacchiere del lunedì

Delphine Boël, The Golden Rule blabla
Delphine Boël, The Golden Rule blabla

Mercoledì mi sono trovata in un piccolo bar nella mia città, Pistoia; la proprietaria, una signora dai capelli bianchi, mi ha detto di avere un cliente fisso che si reca ogni giorno al suo bar. Bussa con il becco alla porta, entra volando, prende un piccolo pezzo di brioche e, felice per la riuscita ghiottoneria, riparte. E’ un piccolo uccellino.

Ho provato simpatia quando i tre simpatici ragazzi del gruppo il Volo hanno vinto questo Sanremo: i loro occhi brillavano e sicuramente staranno ancora festeggiando la vittoria.

Ho sorriso anche quando l’ospite Will Smith ha intonato la canzone Volare, di Domenico Modugno, retaggio dei suoi ricordi d’infanzia, legati alla nonna americana.

Mentre rifletto che ormai sono mesi che Astrosamantha, la nostra astronuata familiare a tutta Italia, ci tiene legati al cielo con il suo diario di bordo. Con i suoi occhi ci fa sentire più vicini al mistero dell’Universo.

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Foto di Massimo Sestini

Infine non riesco a togliermi dalla mente l’immagine di quelle teste rivolte verso il cielo: centinaia di migranti dentro l’ennesimo barcone in fuga. È la foto di Massimo Sestini, colta dall’elicottero della Marina Militare nel canale di Sicilia. Vi si vedono tutte quelle persone appiccicate in uno spazio ridottissimo che guardano in su, verso il cielo, mentre sono in viaggio, in fuga da un mondo che non offre loro altra possibilità che il rischio di un viaggio spesso fatale.

Mi risuonano nelle orecchie le parole di una vecchia canzone di Renato Zero “quanta violenza sotto questo cielo…

E così penso che il cielo e l’atto di volare nel bene e nel male siano le cose che più mi hanno colpito in questa settimana appena trascorsa.

Chiacchiere del lunedì

Quattro chiacchiere su To Rome with love l’ultimo film di Woody Allen, visto e commentato fra di noi per voi.

To Rome with Love è l’ultimo film di Woody Allen, girato a Roma, con la maggior parte degli interpreti italiani. Dopo i film ripresi in Gran Bretagna, Spagna e soprattutto dopo il delizioso Midnight in Paris, il regista ci riprova stavolta in Italia, suscitando pareri contrastanti come quelli che leggerete nelle nostre chiacchiere qui di seguito. Fateci conoscere la vostra opinione…

-Caro Woody, non basta mettere “Volare” come colonna sonora per ricreare atmosfere italiane.

-E’ vero ma non siamo ipocriti quella musica ci rappresenta all’estero tutti la conoscono.

-Mi sembra che, alla fine, Roma sia la grande assente (Parigi, Barcellona, ma anche Londra facevano più parte del tessuto dei suoi film)

-Non sono d’accordo le riprese sono molto belle, si intuisce l’amore di Allen per l’Italia.

-I personaggi sono senza spessore, i grossi calibri spiccano su tutti e le storie sono inconsistenti.

-D’accordo per lo spessore dei personaggi, eppure la storia centra alcune debolezze tutte nostre: prendi il cantante sotto la doccia ha una bellissima voce ma non crede in se stesso. Mi sembra la storia dell’Italia: ha grande potenzialità ma non ci crede e non si impegna veramente.

Sappiamo che Woody Allen è affascinato dai film di alcuni grandi registi italiani, De Sica, Fellini, Antonioni, ai quale rimanda con citazioni varie in molte delle sue passate pellicole. Mi sembra che qui abbia voluto citare in qualche modo i grandi maestri, ma l’operazione non gli è riuscita affatto. Anzi è rimasto legato piuttosto agli stereotipi dei personaggi della commedia all’italiana invece di elevare personaggi e storie a livelli più alti. Mi ha delusa!

– Penso che  nel caso di Midnight in Paris Allen abbia sentito la cultura francese più vicina a sè (fine 800 primi 900 scrittori, avanguardie…) mentre per la cultura italiana è più lontana dal suo sentire e allora i riferimenti sono stati cercati nel cinema (Fellini) e poi gli stereotipi (il sesso, pensa agli scandali di questi ultimi anni…, l’importanza della “famiglia”, del cibo). Ci salva solo un fatto, la coppia impersonata dal regista e dalla psichiatra, “gli americani”, alla fine risultano più nevrotici di noi, infatti mentre il baritono torna a cantare in doccia sereno, Allen rimane schizzato.

Insomma, il film ve lo consigliamo, si passano un paio di ore divertenti, forse non è un capolavoro, ma o zampino dell’Allen migliore si intuisce e si apprezza!