Finito Carnevale é tempo di Quaresima!

Baccalà in umido… e siamo già in Quaresima, quel tempo che per i cristiani è un periodo di preparazione ai misteri pasquali.

Quest’anno le settimane quaresimali (5) sono vicinissime al Natale, che sembra appena passato, poiché la Pasqua è molto “alta”, come si dice, e cadrà il 31 di marzo.

Dicevamo della Quaresima, tempo di conversione e purificazione per antonomasia, celebrato fin dall’antichità.

Vorremmo porre l’accento su “purificazione” che comprende non solo la purificazione dell’anima, ma anche quella del corpo.

Nella nostra bella Italia, infatti, terra di ghiottoni ed edonisti sono nate le migliori e più succulente ricette “di magro” che conciliano proprio questa necessità di “purificazione” del corpo con il precetto dell’astensione da cibi grassi e carni che la tradizione quaresimale richiede.

Scavando nei ricordi della mia famiglia e facendo qualche ricerca vorrei proporre oggi una ricetta “quaresimale” che utilizza un ingrediente principe della tradizione dei piatti di magro: il baccalà. Il baccalà per i pochi che non lo sanno, è merluzzo conservato sotto sale e si differenzia dallo stoccafisso, che è comunque merluzzo, perché quest’ultimo è essiccato.

Comunque per utilizzare sia l’uno sia l’altro è necessario “spugnarli” (come diceva la mia prozia salernitana) cioè farli “riprendere” lasciandoli sotto l’acqua fredda corrente almeno per un giorno prima della cottura.

1 chilo di baccalà “spugnato”,

farina,

mezzo chilo di pomodori pelati,

un cucchiaio di capperi,

aglio,

50 g di olive nere snocciolate

un mazzetto di prezzemolo,

olio d’oliva,

peperoncino,

sale.

Infarinare il baccalà e farlo dorare in abbondante olio d’oliva caldo (questa volta olio di oliva anche per la frittura perché il baccalà ha un sapore molto forte che ben si adatta al sapore forte della frittura con olio di oliva).

Preparare una salsetta con aglio soffritto nell’olio, versare il pomodoro sminuzzato e far cuocere per una decina di minuti.

Aggiungere poi il baccalà fritto, le olive, i capperi e il peperoncino.

Lasciare insaporire, cuocendo per circa 30 minuti a fuoco lento e poi cospargere con prezzemolo tritato.

La variante per avere un piatto completo è quella di aggiungere nel sughetto, dieci minuti prima del baccalà, mezzo chilo di patate tagliate a dadini.

Piatto antico, succulento e di magro.

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Autore: italianintransito

Storica per amore dei fatti, accanita lettrice per passione, scrittrice a tempo perso. Il blog è una finestra sul mondo, un modo per far sentire la propria voce da un luogo non lontano geograficamente, ma distante anni luce dal mio passato. Condivido ciò che scopro e ciò che so cercando di non perdere mai l'entusiasmo per quello che vedo.

2 pensieri riguardo “Finito Carnevale é tempo di Quaresima!”

  1. …..buonissimo!!!! è una variante molto gustosa del baccalà alla livornese e vi assicuro che è delizioso, in questo periodo un po’ freddino, accompagnarlo con una bella polentina! Sui 30 minuti di cottura nel sugo, dopo averlo gia sottoposto a frittura, mi permetto di dissentire un po’…perché, come dicevano i nostri vecchi toscani esperti di cucina, si sa che: “baccalà, fegato e ova più che bolle e più che assoda”….. In ogni modo però…buon appetito a tutti!!! 🙂

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