Poiché da molto tempo non parliamo di cibo, abbiamo deciso di parlare della ricetta di un dolce delizioso: la Chiffon Cake. Poiché è consuetudine raccontare qualcosa in più a proposito delle ricette che vi proponiamo, abbiamo fatto qualche ricerca su questo dolce e l’attenzione ci è caduta su un fatto collaterale, che ci ha divertito e che qui vogliamo proporvi.
La storia della Chiffon Cake è molto semplice, pare infatti che un assicuratore californiano che si dilettava a fare il cuoco inventò questa torta, la caratteristica principale della quale è l’assoluta mancanza di burro. Il nostro assicuratore la inventò nel 1929 e non ne rivelò la ricetta fino a quando Betty Crocker, brand della General Mills, non gliela acquistò nel 1948.
E qui arriva il divertimento, perché infatti Betty Crocker, una delle più conosciute donne americane fra le due guerre, in realtà non è mai esistita. Mi chiederete la differenza tra la Betty Crocker americana e la Mariarosa del lievito Bertolini, è chiaro che si tratta di figure inventate. Tuttavia negli Stati Uniti la compagnia che faceva parte delle General Mills e che produceva farina, riceveva ogni anno migliaia di richieste di consigli da parte del pubblico, e la pressione fu così alta che alla fine venne deciso di creare una finta casalinga, che si occupasse di dare consigli e promuovere il suo brand, che portava il cognome di uno dei capi della compagnia e il nome Betty che doveva suonare dolce e affidabile, la cui firma (che ancora oggi compare sui pacchetti delle preparazioni per dolci) era stata realizzata da un’impiegata della compagnia. Nel 1921 a Betty fu data, oltre alla falsa identità, una voce radiofonica e uno show culinario tutto suo. Infine l’apoteosi fu raggiunta a partire dal 1938 quando un artista statunitense, Neysa McMein, sovrapponendo i visi di molte impiegate della compagnia creò l’immagine di Betty Crocker, immagine che nel corso del tempo è variata a seconda del gusto del momento (in 64 anni ben sette volte!). Secondo un sondaggio Betty Crocker, la casalinga pasticciera inesistente è stata una delle donne più famose d’America, la sua fama essendo seconda solo a quella di Eleanor Roosevelt… Pazzesco!
Ma ecco la ricetta
285gr farina,
300gr zucchero,
6 uova grandi,
195ml acqua
120gr olio semi (di mais è meglio, ma anche il girasole va bene),
1 bustina lievito dolci,
1 bustina da 8 grammi cremor tartaro,
un pizzico sale,
la scorza grattugiata di un limone,
una bustina o bacca di vaniglia
Amalgamare la farina, lo zucchero e i rossi delle uova con una frusta elettrica, aggiungere l’acqua, l’olio, il lievito, il sale, la scorza del limone e la bustina di vaniglia in modo da avere un composto abbastanza morbido e liscio. Dopo aver montato i bianchi con il cremor tartaro a neve ferma incorporarli stando attenti a che non si smontino. Preriscaldare il forno a 160 gradi. Versare il composto nell’apposita ciambelliera (che ha i piedini!) senza imburrarla e cuocere il tutto per 50 minuti a 160 gradi e per 10 minuti a 175. Al termine della cottura, senza paura girate la tortiera che rimarrà sollevata dal piano grazie ai piedini e attendete che la torta si stacchi da sola raffreddandosi.
La Chiffon Cake è pronta per essere ricoperta di zucchero al velo o glassa, quello che preferite, rimarrà morbida ed elastica per alcuni giorni proprio perché è stata impastata con l’olio e non con il burro. Buonissima e leggera come chiffon!