Ne vogliamo parlare? Ma che significa innanzitutto? Il termine è mutuato dal linguaggio letterario: “Fusione di elementi di diversa provenienza nella composizione di un’opera letteraria o simile” (dal Vocabolario della lingua Italiana Treccani). Ora senza voler affatto accomunare la cucina alla letteratura (anche se di operazioni del genere ne sono già state fatte tante e con successo), il termine, però, è molto di moda in ambito culinario. “La cucina è contaminazione, nonché un’arte in movimento che non si può fermare. E di fronte alle correnti di immigrazioni, sempre più le cucine diventeranno un crogiuolo di prodotti, sapori e profumi. La vera cucina italiana sarà quella che riuscirà, ferma sulle proprie diversità culturali dei territori, anche ad aprirsi alla contaminazione” (Il sole 24 ore, 16 giugno 2013).
Forte di questa convinzione ieri sera ho provato ad abbandonarmi alle contaminazioni. Galeotte furono delle lenticchie rosse, regalatemi da una cara amica di origini indiane, e le salsicce di Tolosa acquistate nel supermercato francese.
Che fare di tutto ciò? La cosa più semplice sarebbe stata affidarmi alla “tradizione”: lenticchie alla moda di capodanno e salsiccia in padella… ma no! Troppo semplice e di poco effetto sulla famiglia sempre più esigente.
Dunque l’idea è stata quella di preparare un piatto indiano con riso basmati accanto a salsicce preparate come si fa in Piemonte, con un buon vino rosso corposo.
Il Dhal (che significa semplicemente lenticchia) è uno dei piatti della tradizione vegetariana indiana è una sorta di purè che si ottiene attraverso una lunga cottura della lenticchia che deve sfaldarsi perdendo la propria forma e rilasciando tutto il sapore di cui è capace. Si può gustare da solo o accompagnato dal riso basmati, semplicemente bollito in abbondante acqua salata.
Per il dhal
150 g lenticchie rosse
1 pomodoro
½ cipolla rossa
mezzo spicchio di aglio
mezzo peperoncino
½ cucchiaino di tamarindo
6 bacche di cardamomo
½ cucchiaino di curcuma
½ cucchiaino di cannella
cumino
Dopo aver tagliato finemente la cipolla e aver affettato il pomodoro, poneteli insieme alle lenticchie e a tutte le spezie in 6 dl di acqua. C’est tout, fate cuocere a lungo in modo che le lenticchie di sfaldino. Tenete il tutto al caldo, mentre cuocete il riso basmati.
Passate poi a cuocere la salsiccia
Salsiccia al vino rosso
400 g salsicce
200 g vino rosso
aglio
olio
sale e pepe
rosmarino
Scottate le salsicce, pungetele e portatele a cottura nel vino rosso. Un quarto d’ora dovrebbe bastare.
L’importante è preparare con tutti gli ingredienti un piatto unico: letto di riso, due mestoli di crema di lenticchie e di fianco una bella e succulenta salsiccia…
Ok ora posso affrontare l’inverno!