Nel medioevo (sebbene le ultime ricerche ne spostano la creazione e l’uso più avanti nel tempo) era la «cintura di castità», la cui ragione era quella di preservare la «virtù» della dama. Nel 1968 le femministe bruciavano i reggiseni in piazza per affermare i diritti della donna. Oggi una ditta di Lingerie giapponese ha messo a punto il True love Tester Bra.
Perché mescolare argomenti così diversi? Perché questo nuovo gioiellino della tecnica, connesso ad un’App, creato nel paese del sol levante è un capo di lingerie che non si slaccia se non quando, attraverso una formula matematica, la signorina che indossa il reggiseno non ha incontrato il «vero amore».
Non sembra anche a voi che ci sia qualcosa in tutto ciò che suona tremendamente sbagliato? Ancora una volta si confonde l’attrazione con l’amore (vero o presunto tale), dunque con questo aggeggio chi si vuole preservare e perché?
Non aiuta le donne, perché invece di permettere l’apertura del reggiseno l’applicazione dovrebbe fare una scansione completa del partner che si è scelto (in modo da evitare i bugiardi, i chiacchieroni e soprattutto i violenti!), non aiuta l’uomo che a causa del congegno, se non é «vero amore», resta a bocca asciutta.
Inoltre, abbiamo veramente bisogno che una macchina ci dica quando siamo realmente innamorate slacciando automaticamente i gancetti del reggiseno? Cari sviluppatori del marketing, noi donne non dobbiamo più proteggere la nostra virtù con indumenti ad hoc, questo siamo capacissime di farlo da sole, abbiamo bisogno piuttosto di incontrare uomini che ci rispettino, che ci amino e che non pensino solo ed esclusivamente al momento di slacciare i gancetti!
Penso che sia pericoloso per un maschio fare qualunque commento….
anche io mi asterrei!!!