
Non solo Maigret…
Sì, ma di romanzi e racconti brevi sull’ispettore più famoso del mondo letterario, Simenon ne ha scritti più di 100 e Maigret è stato uno dei personaggi gialli più trasposto sullo schermo.
Tuttavia colui che è stato definito uno degli scrittori più prolifici del XX secolo, nato a Liegi nel 1903 e morto a Losanna il 4 settembre del 1989, ha prodotto una quantità impressionante di lavori (circa 400 romanzi e più di un migliaio di articoli), e ha faticato non poco ad entrare nell’empireo della cosiddetta “letteratura colta”. Utilizzò spesso, soprattutto per quei romanzi gialli di ambientazione metropolitana che lo resero ricco in brevissimo tempo, pseudonimi: Georges Sim, Christian Brulls, Jean du Perry, Jacques Dersonne, Jean Dorsage, Luc Dorsan, Georges Martin-Georges, Gaston Vialis, Germain d’Antibes, Aramis, Bobette, La Deshabilleuse, Gemis o Gémis, Gom Gut, Georges d’Isly, Jean, Kim, Miquette, Mitsi, Pan, Plick et Plock, Poum et Zette, Jean Sandor, Le Vieux Suiveur, Monsieur Le Coq.,J.-K. Charles, Georges Caraman, ben 27 fra i quali solo undici però usati per firmare romanzi.
Simenon scrive e scrive, riesce a comporre dalle 60 alle 80 pagine al giorno. I suoi romanzi hanno un successo planetario e vengono tradotti in tutte le lingue.
Le ragioni del successo di Simenon sono da ritrovare in due costanti della sua scrittura. La prima è senz’altro l’ambientazione dei suoi romanzi. I luoghi sono sempre suggestivi, brumosi, avvolti in un alone di mistero, che coinvolge anche i personaggi e le loro storie. Che Simenon tratteggi la periferia di Parigi o la New York notturna di Tre camere a Manhattan, riesce ad evocare un’atmosfera stagnante di attese e domande inespresse.
Seconda costante sono i suoi personaggi, che si presentano alla ribalta già avvolti dal loro destino. Inevitabile, a lungo inconscio esso presenterà sempre il conto rivoltando completamente la vita dei protagonisti. Umani, molto umani questi uomini e donne che si trovano ad attraversare loro malgrado esistenze destinate ad essere sconvolte di volta in volta dal delitto, dall’amore o dal dolore.
Simenon è da leggere, che ci si perda nelle elucubrazioni di Maigret o nelle descrizioni dei luoghi da lui a volte neppure visitati, o lo si ama o lo si odia.
L’11 dicembre, giovedì prossimo, aspettiamo i vostri pensieri sul Giuoco delle perle di vetro di Hermann Hesse… preparatevi!
Bel post , come sempre.
Ho sempre apprezzato molto Simenon , ma non conoscevo tutti i 27 pseudonimi!
Grazi di tutto