
Volutamente non abbiamo commentato a caldo i fatti tragici della settimana scorsa. Abbiamo voluto lasciar trascorrere un po’ di tempo in modo che le nostre parole non fossero fraintese o strumentalizzate da chicchessia.
Ma i morti di Parigi, della strage di Charlie Hebdo, e quelli della Nigeria, provocati dalla furia di Boko Haram, ci ricordano quanto siamo schiacciati da una violenza sorda ad ogni tipo di compromesso.
Chi come me ha vissuto gli anni di piombo sa che la strategia del terrore si esprime repentina come violenza armata, come peso insostenibile sulla vita delle persone, sui sogni delle nuove generazioni.
Ecco è proprio questo che non dobbiamo permettere, che la paura ci immobilizzi, e riporto qui le parole di un fumettista Lionese, Olivier Jouvray, pronunciate il giorno stesso della strage di Parigi: “amici artisti, siamo forti e soffiamo il vento dell’amore, dello humor e della benevolenza per spegnere questo incendio di odio”.
Mercoledì dunque tutti a comprare il nuovo numero di Charlie Hebdo.