
Oggi riprendiamo la giornata dedicata ai libri. Il 29 gennaio potremo commentare tutti Verso Nord, di Willy Vlautin.
“ Nasciamo fratelli nella natura poi ci distingue l’educazione” con questa frase comincia la breve storia che vorrei presentare oggi dal titolo I dieci figli che la signora Ming non ha mai avuto scritta da Eric-Emmanuel Schmitt. Schmitt è uno scrittore francese, romanziere e autore teatrale, da alcuni dei sui romanzi sono stati tratti dei film come l’indimenticabile Ibrahim e i fiori del Corano.
Il libro si legge in un giorno. Nello svolgersi della storia si conoscono i dieci figli della signora Ming che sono tutti sorprendenti: hanno storie avvincenti, ma fin dal principio ti domandi se sono il frutto della sua immaginazione. Lo scoprirete alla fine. Ogni figlio descritto dalla signora è un occasione per fare delle osservazioni sull’essere umano. Come i pestiferi gemelli Kun e Kong pasticcioni, che, si scopre avevano gran talento e finiscono a lavorare nel circo Nazionale. La signora Ming con loro ha capito che “gli eletti riescono solo nello strordinario e falliscono nell’ordinario”. E poi “Il talento è ingiusto sia per chi lo riceve sia per chi ne è privo”.
È un libro che consiglio perché l’autore è riuscito con una storia semplice a farmi sorprendere e commuovere.
Leggiamo più che si può, leggiamo di tutto, cerchiamo di capire gli eventi e i fatti a cui assistiamo perché alla fine come ha ben espresso la hashtag ieri di Radio3 #più cultura meno paura.
Eric-Emmanuel Schmitt, I dieci figli che la signora Ming non ha mai avuto, edizioni e/o