Ho un padre di 85 anni che non la smette di impegnarsi in prima linea nella promozione, nel sostegno e nella creazione di occasioni legate alla cultura, con particolare riferimento a ciò che ha più amato nella vita: l’arte dei nostri giorni. Già lo so, è sua la colpa se non potrò lasciarmi invecchiare; il suo esempio non lo permette. Il suo stampo è lo stesso che oggi ho riconosciuto in Umberto Eco e Furio Colombo, che hanno annunciato assieme a un gruppo di scrittori, capitanati da Elisabetta Sgarbi, di lasciare la Bompiani per fondare una nuova casa editrice: La nave di Teseo.

Certamente l’impresa non è facile, ma il gruppo che vi si è impegnato è forte: vi ho riconosciuti anche due scrittori che, come me, provengono da Prato: Sandro Veronesi e Edoardo Nesi. Non a caso Prato è un città fondata sul lavoro degli imprenditori, da sempre riconosciuta come comunità di coraggiosi innovatori (si vanta di aver dato i natali a Francesco Datini, inventore della cambiale).
Dunque non manca tutta la mia simpatia per una novità, che comunque sottolinea la necessità per la cultura di navigare in acque libere. In attesa di seguire i primi viaggi di questa nave condotta da persone di lunga esperienza, posso solo augurarle buon vento .
Speciale speranze e auguri!
W l’editoria libera indipendente e un po’ incosciente