Ricorrono i cento anni dalla nascita di Frank Sinatra. Cantante mitico e personaggio chiave dello show business americano per decenni.
Chi amava il jazz lo apprezzava, chi apprezzava la musica melodica pure. Univa generazioni, ma sempre con lo swing e giocando col tempo (a parte quando cantava quel vero orrore di My Way, che non piaceva neanche a lui). E non poteva fare altro, uno che nella vita ne aveva combinate di tutti i colori: donne, alcool, dubbie frequentazioni.
Nel mezzo del deserto, a Las Vegas, regnava sui teatri dell’eccesso con uno spettacolo messo su assieme ai suoi amici del Rat Pack: Sammy Davis Jr, Dean martin, Peter Lawford.
Una formula così indovinata che ne trassero perfino dei film: la serie Ocean Eleven parte proprio dal remake di uno di quei film. Il nome al gruppo, Rat Pack, venne dato da Bogart, una volta che i quattro svitati, ancora senza successo, erano andati a trovare lui e sua moglie (Lauren Bacall!). E poi il nostro Frank fu sposato con Ava Gardner, magnetica, sensuale, emancipata in un’epoca di donne sottomesse al maschilismo imperante. Mi figuro la loro casa, con i mobili fine anni Cinquanta primi Sessanta, bicchieri larghi da cocktail mezzi vuoti, grandi finestre sulle luci della città , un quadro di Jackson Pollock alla parete. Lei su un divano con una lunga gonna di lamè, lui in camicia, collo sbottonato e papillon disfatto, la guarda felice. Ah Frank: conosco un signore di una certa età che da giovane diceva: “Di tre cose ho bisogno nella vita: donne, Frank Sinatra e gin&tonic”.
Poi penso che la stessa Ava Gardner fu fidanzata con Walter Chiari. Non vedo scene di grandi interni americani per la loro relazione. Magari però lei si è divertita di più col nostro comico di origini pugliesi…
Brillante riassunto sul divo Sinatra….. A chi non piaceva?…
Oh , Frankie!