Questo il tema del Carnevale di Venezia 2016. Attraverso la celebrazione delle arti e delle tradizioni che hanno reso celebre Venezia, quest’anno il Carnevale viene festeggiato esaltando le eccellenze della città. “Calle del forno”, “ruga dei oresi”, “campiello del remer”, “fondamenta dei vetrai”, “calle dei fuseri” o la “frezzaria” sono i luoghi che raccontano la simbiosi secolare fra i veneziani e la loro città, le arti e i mestieri che vi venivano praticati trovano posto nella rievocazione carnevalesca. Calli e campi sono luoghi dedicati a spettacoli musicali e teatrali, divenendo una spettacolare vetrina della lunga tradizione della civiltà veneziana. Allestimenti e rievocazioni riproporranno, proprio nella fabbrica per eccellenza, l’Arsenale, il rapporto di Venezia con i mestieri.
Il culmine dei festeggiamenti si terrà naturalmente in Piazza San Marco trasformata per l’occasione in un vero e proprio villaggio delle meraviglie. La costruzione s’ispira ad un dipinto di Gabriele Bella che rappresenta la fiera dell’Ascensione (Festa della Sensa), quasi un prolungamento del Carnevale ai tempi del pittore, che durava 15 giorni e che trasformava la piazza in un mercato in cui venivano esposte merci rare ed esotiche richiamando migliaia di visitatori.
Per chi, come me, non ama particolarmente il Carnevale l’unico modo per godere di questo periodo particolare dell’anno è andare a Venezia, dove la macchina del Carnevale è una tradizione collaudata e mai banale realizzata e guidata da professionisti eccellenti (quest’anno la direzione artistica è stata affidata al regista Marco Maccapani e la scenografia del villaggio delle meraviglie allo scenografo Massimo Checchetto). Accanto alle manifestazioni di piazza c’è un intero programma di eventi collaterali che renderanno il soggiorno particolarmente piacevole in cui sono coinvolte le maggiori realtà culturali cittadine, dai Musei Civici al Polo Museale Statale, incluse le Fondazioni private indipendenti.
Da ultimo infine gli elementi grafici di questa edizione sono stati realizzati dall’artista Eduardo Guelfenbein che ha lavorato con la tecnica del ‘cut out’, ritagli presi dalle sue opere pittoriche recenti.
Insomma una vera e propria festa dei sensi e dello spirito.