Se c’è una città che ha creduto e coltivato l’arte del disegno questa è Firenze. Già nel 1563, su consiglio di Giorgio Vasari, Cosimo I dei Medici fondò L’Accademia e Compagnia dell’Arte del Disegno. Nasceva così la prima scuola dove gli artisti potevano studiare seguendo l’esempio dei grandi: Michelangelo Buonarroti e poi Bronzino, Cellini, Giambologna.
Il disegno è, per gli specialisti e gli appassionati, uno scrigno di informazioni utilissime per comprendere l’idea dell’artista: vi si possono rintracciare, infatti, l’immediatezza dei suoi pensieri e vi si può seguire la fase iniziale dell’elaborazione artistica . Ricordo, ad esempio, di essermi appassionata a vedere, in una mostra, la serie dei disegni fatti da Picasso in preparazione del celebre dipinto les Demoiselles d’Avignon, del1907.

Dunque il disegno non va mai tralasciato e, pur se studiato soprattutto dagli specialisti dell’arte, può essere molto piacevole anche per gli appassionati e i curiosi .
Lo sanno bene a Rimini, dove in questi giorni si è aperta la seconda Biennale del Disegno. Non ci sono ancora stata ma più di un persona mi ha detto che è interessante: quindi non la perderò, visto che rimarrà aperta fino al 10 luglio. E’ una biennale piuttosto grande, con 8 sedi espositive e 27 mostre molto diverse tra loro.
La mostra principale si intitola “Profili dal mondo. Da Guido Reni a Francis Bacon da Andrea Pazienza a Kiki Smith”. In questa mostra i curatori Alessandra Bigi Iotti, Marinella Poderni, Massimo Pulini e Giulio Zavatta hanno inteso accostare i grandi maestri del passato come Guido Reni, Guercino e Tiepolo, ad artisti moderni come Francis Bacon, Schifano e Kiki Smith.

Un’occasione per ripercorrere una parte della storia del disegno e anche per compiere una riflessione sul valore che ha assunto nei secoli.
Da segnalare una mostra monografica del fumettista Andrea Pazienza e la mostra della collezione di disegni erotici di Federico Fellini, mai esposti prima, realizzati dal regista per il film :Casanova del 1979 .
Tra le altre mostre mi segnalano i 50 disegni di Pino Pascali a Palazzo Gambalunga , un corpus di opere grafiche che l’artista eseguì per la televisione e la pubblicità. Da vedere assolutamente è anche l’opera-installazione di Fabrizio Corneli intitolata Luci fra luci, dove il disegno viene evocato da una sorgente di luce che proietta un ombra, lieve come un disegno, passando attraverso delle lastre metalliche.
Anch’io sono affascinata dal disegno.
E’ una proiezione della mente , uno sfogo cerebrale , un mezzo di comunicazione incomparabile…