Mangia che ti passa

Triplo-MagníficoLa prova costume ci terrorizza, la ciccia accumulata durante il lungo inverno sta per essere mostrata in tutto il suo orrore. Ma se sappiamo perfettamente che mangiare schifezze non solo ci fa diventare grassoni impenitenti, ma nuoce gravemente alla nostra salute, perché continuiamo a farlo? La risposta sta nello strano rapporto fra il nostro cervello e il nostro stomaco, come afferma Dean Burnett, neuroscienziato, nel suo libro di esordio The Idiot Brain (Guardian Faber, 2016).

Il nostro corpo necessita di una serie di nutrienti, vitamine e calorie che gli consentano di “fare cose” e per mantenerne giorno dopo giorno il perfetto funzionamento. Come conseguenza a queste necessità esso ha sviluppato nei milioni di anni di evoluzione un intricato e complesso sistema digestivo che controlla l’assunzione di cibo. Si tratta di un sistema sofisticato, spesso considerato a sé stante rispetto al sistema nervoso centrale. Un sistema che utilizza ormoni per incrementare o abbassare l’appetito a seconda delle necessità del corpo, in modo da assicurarsi cosa mangiamo e quando ne abbiamo bisogno per ottenere il massimo di energia.

Fin qui tutto sembra estremamente facile. Tuttavia ad un certo punto dell’evoluzione umana il cervello è stato coinvolto in questo processo e tutto è andato a farsi benedire! Infatti nonostante il sistema digestivo sia deputato ad occuparsi del cibo, il cervello tuttavia spesso (quasi sempre) ne ignora gli stimoli, comportandosi come un manager che non ha esperienza e che tuttavia ha la possibilità di imporre le proprie decisioni.

Mangiare eccessivamente non è sano per l’uomo. Eppure lo facciamo costantemente e la cosa, quando eravamo cacciatori e raccoglitori poteva avere un senso (quando c’era a disposizione cibo in quantità se ne faceva riserva). Tuttavia oggi non ha più senso. Inoltre, entrano in gioco in questo intricato sistema, anche i mefitici meccanismi di compensazione che ci danno piacere portandoci a scegliere indipendentemente dal fatto che un certo cibo ci serva oppure no.

Questa associazione positiva con alcuni alimenti può essere così potente che il cervello annulla lo stomaco quando ci sta dicendo che abbiamo mangiato abbastanza. Ed è per questa ragione che seduti al ristorante dopo un abbondante pasto, sebbene ci sentiamo pieni e soddisfatti, nel momento in cui il cameriere ci offrirà la lista dei dessert non sapremo dire di no!

Altri fattori contribuiscono al nostro continuo bisogno di cibo: le abitudini, i tempi del cervello, addirittura la memoria (chi non ricorda la torta della nonna?)

Dunque il nostro cervello può bellamente ignorare il nostro apparato digerente, annullando così istinti che si sono evoluti in milioni di anni e sebbene la nostra dieta sia controllata da due sistemi diversi, che dovrebbero collaborare, in pratica essi non sono d’accordo su niente!

 

 

Autore: italianintransito

Storica per amore dei fatti, accanita lettrice per passione, scrittrice a tempo perso. Il blog è una finestra sul mondo, un modo per far sentire la propria voce da un luogo non lontano geograficamente, ma distante anni luce dal mio passato. Condivido ciò che scopro e ciò che so cercando di non perdere mai l'entusiasmo per quello che vedo.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: