“Perché sì, quando si arriva ai cinquanta è ora di smetterla di fare le ragazze.
Anche se si resta ragazze dentro.
Ci si taglia i capelli, si smette di tingersi del colore che si aveva da giovani, si va verso il grigio e le sue varianti.
Ci si trucca appena, si cura la pelle con molta attenzione, si mette una spolverata di fard e un po’ di mascara. Al limite dell’invisibile.
Ci si veste. Anche con forme decise e colori forti. Che se si accompagnassero ad una chioma fintamente giovane e ad un trucco marcato ci renderebbero ridicole. Se invece, come ha fatto Daria, sono abbinati ad una testa naturale, significano il nostro stile, la nostra voglia di affermarci, di continuare a vivere la vita con pienezza ed entusiasmo”(Anna Da Re, Donna Moderna, 4 luglio 2016, a proposito del nuovo look di Daria Bignardi).
La signora Da Re, è fashion blogger, e creatrice del blog Chic After Fifty “un fashion blog per donne, non ragazze. Donne che hanno più o meno cinquant’anni. Quando diventa difficile vestirsi in un modo che piaccia ma che sia anche comodo, bello, interessante”.
Ed eccola lì, un’altra che sollecita all’austerità senile, da indossare come uno scudo quando non siamo più al top delle nostre condizioni estetiche, come se un look “dimesso” potesse falsamente regalare alle donne quell’autorevolezza di cui vanno in cerca! Mi sembra di essere ricaduta negli anni 50. Ancora un altro modello imposto in nome dell’empowerment della carriera. Ancora una volta come se non fosse la testa (e solo quella), il motore che porta avanti una donna.
Cliché, anche quest’ultimo dei capelli bianchi, che fa il paio con quello delle “bionde stupide” o delle “baffute geniali”.
A quando la liberazione da questi stereotipi che non fanno che ricalcare un modo di pensare decisamente “maschile”? Quando incominciare a considerare la donna una “dea” capace e degna di esprimere se stessa nel modo in cui preferisce senza per questo divenire oggetto delle brame o delle invidie altrui? Quando si smetterà di dare “giudizi” o cavalcare pregiudizi sulle donne che in un modo o in un altro non si “adeguano”?
Allora evviva la Pantera di Goro, evviva Vivienne Westwood!
Pero’ gli zigomi rinforzati e le “tirate” della pelle fin dietro le orecccchie, no , vero?
Giusto esprimersi con tutti i colori del mondo , ma mascherarsi , mai!
Ben detto! Secondo me l’importante è fare di tutto sentirsi sempre bene nella propria pelle, al di là di mode e dictat di “chi la sa lunga”!