“Pensare per squadre è una prerogativa maschile, io sono una donna, non penso per squadre, penso per relazioni”.
Questa una delle prime dichiarazione di Chiara Valerio, scrittrice ed editor, posta a condurre la neonata fiera dell’editoria di Milano, che si terrà dal 19 al 23 aprile 2017. Già collaboratrice di Nottetempo e autrice per Rai3, in questi giorni in libreria con Storia umana della matematica (Einaudi), Chiara Valerio è nata a Scauri nel 1978 e vive a Roma.
Promette grandi cose questa ragazza tosta che ha accettato una delle sfide più spinose degli ultimi tempi dopo le critiche e gli attacchi che hanno accompagnato la nascita della kermesse milanese. Un salone “più interessato alle storie e ai temi che ai nomi e ai marchi”, con percorsi sonori, con un programma e una struttura che tenga conto di ciò che già é stato visto in passato perché, come afferma la curatrice non c’è “immaginazione del futuro senza memoria del passato”.
Sarà capace di ricucire lo squarcio con il Salone del Libro di Torino? Staremo a vedere. Intanto noi con Michela Murgia ricordiamo che “chi pensa così ricuce dove si è strappato e costruisce su qualunque maceria. È esattamente quello che deve pensare il comparto editoriale di un paese dove sei persone su dieci non leggono nemmeno un libro all’anno”.