Si è spento ieri Zygmunt Bauman il teorico della postmodernità e della cosiddetta “società liquida”, polacco di nascita, ebreo di origini, insegnava da decenni in Inghilterra, ed è da considerare come uno dei massimi intellettuali contemporanei.
Il concetto di “società liquida” coniato da Bauman riassume in modo eccezionale la realtà attuale, la sua rapidità, permeabilità e mutevolezza, stretta fra incertezza e individualismo, e la crisi di passaggio tra il secolo scorso e l’attuale caratterizzata dal crollo delle ideologie, dalle dinamiche consumistiche e dalla recessione economica che hanno portato a mutamenti epocali in cui si sono definite molteplici emergenze, quali la globalizzazione, il passaggio dal lavoro materiale a quello immateriale e precario, le nuove tecnologie e le nuove povertà, le grandi migrazioni e il terrorismo, che hanno spiazzato l’individuo lasciandolo solo ed esposto brutalmente all’incertezza. La solidità che era stata segno caratteristico delle epoche passate che aveva garantito nel mondo occidentale lo sviluppo economico lentamente si è sgretolata sotto i colpi della stessa modernità. Da qui la solitudine del cittadino globale.
Aperto al confronto e al dialogo, Bauman, non senza critiche esterne al suo pensiero, ha affrontato un altro grande tema attuale e lo ha fatto alla soglia dei 90 anni in un volume intitolato Stranieri alle porte (Laterza, 2016). In queste pagine Bauman con fredda e determinata lucidità afferma che l’unica risposta alle paure e ai problemi posti dalla “crisi migratoria” viene solo dal dialogo, ricordando che apparteniamo tutti a una sola umanità e che conoscenza reciproca significa convivenza pacifica. Lo aveva ripetuto di recente, in settembre, all’incontro interreligioso per la pace organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio e dai frati di Assisi. Qui con forza aveva asserito la necessità di una cultura del dialogo, l’equa distribuzione dei frutti della terra e del lavoro, un’educazione tale da consentire l’utilizzo di nuovi strumenti per risolvere i conflitti in maniera diversa da come siamo soliti fare.
Bauman ha indicato dei percorsi che potrebbero traghettarci fuori dalle paludi nelle quali la società si trova attualmente. Sta a noi cogliere i suggerimenti che questo grande sociologo e filosofo è riuscito a darci.
Sono venuta a cercarvi espressamente , perché i vostri articoli non arrivano più al mio reader…
e avevo nostalgia di voi!
Mi è’ piaciuto moltissimo questo cenno biografico sul grande Bauman e ve ne ringrazio….
Ora vedo cosa posso fare per essere avvisata dei vostri nuovi post.
Buon anno,
A.
cara amica ti pensavo in questi giorni ci mancavano i tuoi commenti. Buon anno a te