Esiste una lunghezza temporale minima quando ci si trova a guardare un’opera d’arte? Gli scienziati hanno calcolato che per comprendere un’opera d’arte il massimo del tempo che ci concediamo è 4 minuti. Il giornale Empirical Studies of the Arts, nel lontano 2008, fece un calcolo ancor più pessimista secondo il quale coloro che si recano nei musei spendono in media 17 secondi per opera, ciò significa che il visitatore in genere vede quanto più possibile, fa il pieno di arte, alla fine del percorso museale è esausto e non ritorna.
Come rimediare a questo che sembra essere un tratto comune di chi guarda un’opera d’arte – che sia essa conservata in un museo, che faccia parte di una mostra o, ancora peggio, se si trova fra i pezzi esposti in una fiera d’arte – e frutto probabilmente dell’era digitale nella quale viviamo in cui tutto è fruibile immediatamente e velocemente?
Studiare un’opera per un periodo prolungato di tempo senza fare altro è chiaramente una parte importante per capire cosa si nasconde al suo interno. Gli studenti di storia dell’arte, che hanno il compito di tali “close reading” sanno quanto un’opera può celare al visitatore distratto. In genere chi si occupa di arte sa quanto può essere potente la visione prolungata di un’opera, ma questo non è un sapere comune.
Proprio per “dare tempo” al pubblico nel 2008 è nato il primo Slow Art Day, manifestazione creata da un “creativo” americano Phil Terry. Terry ebbe l’idea dopo che che per un’intera ora aveva ammirato l’opera Fantasia (1943) di Hans Hoffmans trovando delle somiglianze con la tecnica usata da Jason Pollok in Convergence, esperienza che egli catalogò più come un flusso di coscienza che come ricordo accademico. Da allora ogni anno si celebra questo giorno dedicato alla visione lenta delle opere d’arte con l’aiuto di un vero e proprio esercito di volontari addetti ai lavori, disposti ad accompagnare il pubblico in percorsi “slow”, aiutando i visitatori a capire attraverso la visione prolungata ciò che ogni opera d’arte può comunicare. Molti musei in tutto il mondo aderiranno l’8 di Aprile, creando eventi ad hoc (nessuno purtroppo in Italia).
Per chi volesse comunque partecipare all’evento ci sono alcune semplici regole da seguire. Innanzitutto scegliere un massimo di 5 opere da guardare. Ammirarle per più di 10 minuti. Comunicare l’esperienza vissuta ad altri che hanno fatto lo stesso percorso e questa è la parte più importante di tale operazione, perché in tal modo ci si accorgerà di quanto sia diverso da persona a persona ciò che un’opera d’arte può trasmettere.