Un romanzo breve, Le nostre anime di notte, di Kent Haruf: un libro che mi è piaciuto tanto. Mi ha regalato un week-end toccante e coinvolgente.
L’ho trascorso immersa nella vita di Addie e Louis, due vicini di casa, anziani e soli perché vedovi, che trovano il coraggio di stare assieme e vivere la loro amicizia senza fare attenzione agli sguardi e ai commenti delle persone attorno a loro. Scelgono di essere liberi , “Ho deciso di non badare a quello che pensa la gente l’ho fatto per troppo tempo , per tutta la vita (…)E’ una scelta essere liberi. Persino alla nostra età”.
Mi sono commossa, e poi arrabbiata per quanto sia difficile essere liberi, per come le convenzioni e la prepotenza siano le catene di ogni famiglia. Ho capito che non so niente del mondo degli anziani; esistono manuali per tutti e su tutto, ma mai nessuno ci consiglia su come noi figli adulti ci dovremmo relazionare con i genitori anziani. A volte il buon senso non basta. Quelli familiari, ove gli anziani sono coinvolti, sono legami fragili e pieni di insidie, in cui purtroppo i forti vincono sui deboli.