6 aprile 2017. Al via Il Carbonara day. Dalle 12.00 alle 14.00 di oggi seguendo su Twitter l’hashtag #carbonaraday, si potrà partecipare a un dibattito che vedrà blogger, food influencer, giornalisti e chef dire la loro su questo piatto
che sembra essere il piatto italiano più amato (e copiato) nel mondo.
Mondo, che rispetto alla carbonara di divide nettamente fra i puristi (5 ingredienti: guanciale, pecorino, uovo, sale e pepe) e tutti gli altri, i quali, pensando alla pasta come ad un elemento versatile, abbondano in innovazioni e colpi di genio!
Per tutti è certo che bacon e pancetta sono vietati, il parmigiano al posto del pecorino è addirittura inammissibile e c’è una lotta strenua sull’aggiunta della cipolla! Il purista inoltre rifiuta addirittura l’uso dell’olio, il grasso del guanciale basta e avanza, e dell’uovo utilizza solo il rosso. Errori inaccettabili? Cuocere l’uovo facendolo diventare una frittatina, ma soprattutto aggiungere la panna! È qui infatti che il carbonaio appenninico che ha inventato il piatto (ma forse è una leggenda) si rivolta nella tomba.
I peggiori emulatori della Italica carbonara? I francesi (ricordate il filmato di una nota casa produttrice di pasta che spiegava ai cugini di oltralpe come fare la carbonara? Ecco non fatela così) e i tedeschi (in Germania, ma anche i Svizzera esistono addirittura liofilizzati al gusto di carbonara preparati con la besciamella) e naturalmente i giapponesi che l’affogano nella panna!
Comunque la prepariate la carbonara italiana è una delizia e se vi state chiedendo quale formato di pasta è il più giusto da utilizzare andate teanquilli… gli spaghetti sono al top ma anche il rigatone è ammesso!