“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito … perché la lettura è un’immortalità all’indietro” (Umberto Eco)
Oggi riprendiamo a scrivervi. Dopo un’estate bollente sotto molti aspetti, durante la quale speriamo che tutti abbiate trovato il tempo per ricaricare le batterie. Fra le tante cose che abbiamo trovato guardandoci attorno ve ne proponiamo una che certamente apprezzerete. Si tratta di una mappa della letteratura mondiale, se volete consultarla e ingrandirla potete aprire questo link, che ci siamo divertite a esaminare.
Il criterio di scelta che sta alla base di questa mappa è quello di suggerire un libro e un autore rappresentativi della nazione alla quale sono legati. Cent’anni di solitudine di Marquez, La casa degli spiriti della Allende, Papillon di Henri Charrière erano scelte obbligate e sorridiamo compiaciuti a vederli rappresentati qui, li abbiamo letti, ci appartengono. Anche le altre alternative forzate, sebbene a tratti troppo semplici – Guerra e pace (ma Dostoevsky?) per la Russia e Orgoglio e pregiudizio, per il Regno Unito, L’Ulisse, Le metamorfosi, I miserabili, curiosamente la Ferrante per l’Italia (da ciò si capisce che lo stampo della mappa è anglosassone) – fanno parte del nostro background culturale.
Tuttavia, il merito più grande del compilatore di questa mappa è quello di aver suggerito autori e libri di quella parte di letteratura che ci rimane sconosciuta e che attiene ad altre culture e ad altri modi di vivere e pensare. Quella letteratura che difficilmente supera il confine nazionale, che, se non in rari casi, diventa best seller. Così per la letteratura africana. Quanti di noi hanno letto infatti le opere di Sony Labou Tansi, scrittore e attivista congolese che ha scritto The antipeople e che ho scoperto grazie alla mappa, essere stato una figura essenziale della letteratura africana. O Sarraounia, di Abdoulaye Mamani. O quanti di noi si erano persi che John Maxwell Coetzee, autore sudafricano, aveva vinto il Nobel per la letteratura del 2003 grazie a libri come Vergogna? Così anche per la letteratura dell’Asia o del medieoriente o ancora dei paesi dell’Est europeo.
Il merito della mappa non sta nella compilazione in sé, certo laboriosa e “in progress”, quanto nel far scattare la curiosità, nel dare l’imbeccata, nel segnalare che non siamo gli unici ad aver scritto eccellenti romanzi, nel far venire la voglia di leggere e leggere e ancora leggere senza smettere mai!