Oggi abbiamo scelto delle parole scritte da un poeta e scrittore a contatto con l’arte del suo tempo indovinate chi è:
“In verità io vi dichiaro che la frequentazione quotidiana dei musei , delle biblioteche e delle accademie (cimiteri di sforzi vani, calvari di sogni crocifissi registri di slanci troncati) è, per gli artisti, altrettanto dannosa che la tutela prolungata dei parenti per certi giovani ebbri del loro ingegno e della loro volontà ambiziosa. Per i moribondi, per gli infermi, pei prigionieri, sia pure: – l’ammirabile passato è forse un balsamo per i suoi mali; poichè per essi l’avvenire è sbarrato… Ma noi non vogliamo più saperne del passato.”.
Tommaso Marinetti – “Il manifesto del Futurismo”
Grazie per avermi fatto scoprire quest’opera.
Sembra una cosa futurista. Direi Marinetti o in subordine D’Annunzio
marinetti!